di Chiara Fermani
FERMO - Contrastare la povertà educativa si può, ancor più se in questa battaglia si schierano dalla stessa parte l'amministrazione comunale, gli istituti scolastici e tante realtà, piccole e grandi, del territorio, che da sempre si occupano del terzo settore.
Si chiama HOBNOB, che letteralmente significa socializzare, il progetto presentato a Fermo alla presenza di tutti i rappresentanti delle realtà coinvolte, il sindaco di Fermo, gli assessori e Domenico Baratto, presidente di Wega Formazione, che di questo importante progetto è l'ente capofila.
Un progetto scelto tra più di 400 candidature, che avrà una durata complessiva di 40 mesi (2024-2027) e sarà dedicato ai minori tra i 10 e i 17 anni. Oltre a Wega e al Comune di Fermo, il progetto è in collaborazione con la cooperativa Il Faro, la Comunità di Capodarco, l'Università di Macerata, il Centro Sociale Campiglione, l'associazione Centro di Solidarietà Marche Sud, la Fondazione O.R.A.F.A.C., le scuole del fermano e Human Foundation Do&Think Tank per l'innovazione sociale, quest'ultimo è anche organo di monitoraggio del progetto.
Formare la nuova comunità educante per migliorare la qualità della vita dei ragazzi e delle loro famiglie, è questo che il progetto HOBNOB si propone di fare, attraverso progetti di inclusione, integrazione e socializzazione, potenziando i tre spazi aggregativi della città di Fermo che sono il Centro Territoriale Campiglione, il ricreatorio San Carlo e The Tube.
“Come amministrazione - sottolinea l'assessore ai servizi sociali Mirco Giampieri – era impossibile rinunciare a questo progetto, anche perché da continuità a quello che già facciamo da tempo, anche con Don Michele. Un domani il futuro sarà di questi ragazzi, saranno loro a gestire il Paese, per questo bisogna dar loro i giusti strumenti”.
I progetti che hanno partecipato al Bando Spazi Aggregativi di Comunità, selezionati poi dall'Impresa sociale “Con i Bambini”, erano due per quanto riguarda il Comune di Fermo, che sono poi confluiti in un unico progetto, come spiega bene il dirigente comunale Giovanni Della Casa: “Si è pensato di unire i due progetti proprio per coinvolgere più attori possibili in un'unica progettualità più ampia e strutturata”.
Si tratta di un progetto di quasi 900.000 euro (a fronte di un contributo deliberato di 800.000 euro) che, come illustra la dottoressa Gaspari, della cooperativa sociale Il Faro, “serviranno per ridare proattività ai giovani attraverso 6 laboratori, anche per genitori, che vanno dal teatro al digitale, ma anche l'orientamento e il supporto psicologico” in luoghi più informali e di aggregazione.
“Tutti noi siamo agenzie educative - sottolinea il presidente del Faro Marcello Naldini - non abbiamo altra strada che unire le forze per essere ogni giorno più attenti ai bisogni dei giovani e stabilire una strategia di intervento”.
La fase di programmazione delle attività è già iniziata e si protrarrà fino a luglio, le attività proposte dal progetto HOBNOB saranno: potenziamento scolastico e professionale, peer education, digital peer, percorsi di informazione, sportelli psicologici, laboratori di etica e responsabilità sociale, laboratori musicali e teatrali, bibliobus, orientamento e laboratori genitori-figli.
“Sono coinvolti soggetti che da sempre si occupano del terzo settore - dice Domenico Baratto, presidente di Wega – e per questo siamo quindi molto onorati di essere stati scelti come capofila e per averci permesso di operare con la nostra filosofia. La sfida – conclude Baratto - sarà quella di creare un sistema educante stabile e duraturo e di prevenire i fenomeni di dispersione e di devianza”.
La città di Fermo sarà il luogo di riferimento delle molteplici attività che verranno proposte, negli spazi aggregativi di prossimità e che avranno un ruolo centrale nel processo di crescita dei giovani coinvolti. “Questo è un finanziamento importante – conclude il sindaco Calcinaro – che avrà una risonanza tangibile sul territorio sotto vari aspetti. Sono veramente felice di questo gioco di squadra”.