FERMO – Inevitabile aprire in consiglio comunale partendo della situazione internazionale. Il presidente Francesco Trasatti legge una nota condivisa da Ali, l’associazione della lega autonomie, in cui si chiede “di far sentire al popolo ucraino sostengo e vicinanza e condannare le azioni di Putin; creare mobilitazioni per la pace; sostenere l’Amministrazione in tutte le operazioni di accoglienza”.
Sul tema interviene anche il sindaco Paolo Calcinaro: “Sono arrivate ieri notte dieci persone dall’Ucraina con un furgone e oggi ci siamo ritrovati al centro vaccinale per spiegare i primi passaggi sanitari, su loro richiesta”.
Quattro donne, un over 60, due adolescenti di 16-14 anni, due bambini di 10 e 4 anni e un neonato di sette mesi. “Questo fa capire – aggiunge Calcinaro – la crudeltà della situazione. Hanno lasciato gli uomini in patria per combattere, per resistere. Questa è la fotografia che oggi ho avuto davanti agli occhi della guerra. Che porta lacerazione e sofferenza a poche migliaia di chilometri da casa nostra”.
Ci sono fermani che “per una parentela indotta” hanno subito detto sì. “Se necessario, saremo di supporto. Questo di sicuro sarà solo il primo passaggio di un flusso che noi sapremo gestire avendo uno Sprar (Sai) funzionale, che questa settimana prenderà in carico una famiglia afghana di sei persone”.
La macchina di Fermo è pronta, la Prefettura guidata da Vincenza Filippi ha già attivato tutti i canali e le interlocuzioni con il territorio, con amministrazioni comunali e associazioni “date le numerose dichiarazioni di disponibilità all’accoglienza”.
Al momento non sono arrivate dal ministero indicazioni ufficiali, che sono quelli che poi comportano la presa in carico del sistema in strutture già in uso. “Ma i ricongiungimenti familiari sono sempre possibili e non richiedono monitoraggi particolari” precisa la prefettura. E così è stato per i dieci di Fermo e anche quelli arrivati a Sant’Elpidio a Mare.
Il consiglio, numerosi gli interventi, supporta l’azione dei vertici del Comune e promette “che faremo il possibile per aiutare un popolo che fino a un mese fa viveva come noi, nella tranquilla quotidianità”. Con il consigliere Bargoni che sottolinea la mossa del Governo di “mandare armi e risorse al governo ucraino, fatto che segna auna importante svolta”.
Sempre con un obiettivo: "Riportare la pace” ribadiscono tutti nei loro interventi con la chiosa di Sara Pistolesi, che in Russia ci ha vissuto, e chiede “un pensiero anche per i russi che manifestano pe la pace e hanno bisogno del nostro sostegno”.
Raffaele Vitali