di Chiara Fermani
DUBAI - Al Hilal (Yuasa Battery) scrive un'altra pagina storica della sua stagione e lo fa al torneo NAS di Dubai.
Sotto il cielo illuminato dal Burj Khalifa, la formazione marchigiana supera Padova (Alameed) in quattro set e conquista la finale contro la Dynamo Mosca (AlTadawi1), in programma giovedì 20 alle 18 ora italiana. Un percorso netto, quattro vittorie su quattro, che conferma il valore della squadra di coach Ortenzi, sempre più protagonista in un contesto internazionale di prestigio.
In tribuna stasera anche il presidente Rossano Romiti, giunto a Dubai per seguire la squadra nella volta finale.
Formazione tipo per Ortenzi, che trova subito un break con Tatarov e Petkovic (5-3). Padova risponde con Porro, ma è Demyanenko a firmare il 11-8. Stefani prova a trascinare i veneti, che impattano sul 14, ma la regia di Zhukouski e la spinta di Fedrizzi riportano avanti Al Hilal. Nel finale, però, Porro sale in cattedra con muro, attacco e ace decisivi per il 22-25 patavino.
Nel secondo set, Fedrizzi spinge i suoi sul 7-3, poi Tatarov firma il 11-4. Padova reagisce ancora con Porro e i suoi ace, ricucendo fino al 21 pari, ma Petkovic e Fedrizzi chiudono 25-22. Terzo parziale dominato da Al Hilal, con Petkovic e Demyanenko (22-14) a guidare la fuga prima del 25-17 finale.
Padova riparte con Pedron, Masulovic e Orioli, ma Zhukouski di seconda intenzione e Demyanenko valgono subito il 6-3 grottese, Fedrizzi spinge fino al 19-13 e l’ultimo muro di Demyanenko sigilla il 25-18 che fa esplodere la gioia dei marchigiani.
La cavalcata di Al Hilal in questo torneo si sta rivelando entusiasmante. Forse l’aria del deserto ha fatto bene ai ragazzi di coach Ortenzi: tra allenamenti e momenti di relax sulla spiaggia, il gruppo ha trovato la sua dimensione ideale, cementando lo spirito di squadra e la mentalità vincente.
Non solo risultati positivi, ma anche prestazioni di alto livello che dimostrano la crescita di un gruppo sempre più consapevole delle proprie potenzialità. La semifinale contro Padova ha mostrato solidità mentale e tecnica, con giocatori chiave come Fedrizzi (MVP per la terza volta) , Petkovic e Tatarov determinanti nei momenti cruciali.
La prestazione è stata tutto un crescendo per la Yuasa Battery, ed è curioso perché il nome che gli è stato assegnato, Al Hilal, significa proprio "crescente" in arabo.
Ora l’ultimo ostacolo sarà la Dynamo Mosca (AlTadawi1), squadra temibile con grande esperienza internazionale. La finale di giovedì si preannuncia uno spettacolo imperdibile, con Grottazzolina pronta a giocarsi il tutto per tutto per scrivere un'altra pagina di storia.