FERMO – Speravano in un accordo, ma è tutto ancora da raggiungere. Il sindacato Nursing Up è rimasto deluso dalla scelta della direzione dell’Ast di Fermo che “non garantisce parità di trattamento a tutti i dipendenti, nel senso di riconoscere e garantire loro il buono pasto”.
Speravano che le numerose sentenze dei vari tribunali e della Cassazione “spingessero l’Ast a rispettare la legge e il contratto collettivo e, quindi, il diritto del lavoratore al pasto e al connesso recupero psicofisico, già dopo sei ore di lavoro” spiega Anna Donataccio, segretaria territoriale.
Per Nursing Up ora non c’è che una strada: “Agire in giudizio. Ci ritroviamo a dover affrontare il contenzioso per la mancata volontà dell'Azienda di adempiere spontaneamente ed adeguarsi alla normativa. O meglio di rispettarla per tutti e non solo per alcuni dipendenti come sta avvenendo. Come sindacato chiediamo una politica aziendale unitaria e non diversificata, con l'auspicio di un'apertura al dialogo e ascolto reciproco affinché si possa evitare di ricorrere alle vie legali”.