FERMO - Scoraggiati e delusi. Non credono più a niente gli imprenditori italiani. Neppure ai miliardi del Recovery Plan che, per il 51% di loro, non arriveranno prima di un anno.
È quanto emerge dall'indagine dell'Unione europea delle cooperative (Uecoop) sul piano di aiuti del Governo a imprese e famiglie con le risorse dell'UE e sul rischio di perdita dei fondi in caso di mancato utilizzo nei tempi e secondo i criteri indicati.
Se, dopo il primo lockdown, le aziende avevano sperato in un rilancio fra Natale e Capodanno, adesso la maggioranza (81%) non crede più a una rapida ripresa dell'economia. Quasi la metà (48%) denuncia cali di fatturato fra il 30 e il 70%. Il 9% sfiora il tracollo, con la perdita dei due terzi dell'attività di un anno.
“Anche se tutti riconoscono l'esigenza di fare presto – spiega Uecoop –, il rischio è che le risorse del Recovery Plan arrivino troppo tardi per recuperare il terreno perso e difendere i livelli occupazionali, considerato che a marzo scade anche il blocco dei licenziamenti. La pandemia – prosegue – sta mettendo a dura prova tutti i settori, con perdite di fatturato, sospensione dei progetti di investimento e difficoltà a garantire i livelli occupazionali. L'attesa per gli aiuti è il sintomo evidente di una sofferenza sociale ed economica che colpisce imprese e famiglie, mettendo in pericolo l'intero sistema economico nazionale”.
f.pas.