FERMO – Non è piaciuto al mondo egli avvocati, e in particolare ai penalisti, l’attacco che ha subito il collega Giancarlo Giulianelli, neo Garante regionale per i diritti alla persona.
Il coordinamento delle Camere penali marchigiane condanna “l’ingiustificata strumentalizzazione mediatica e politica. Ci sono stati toni quanto meno equivoci se non in parte 'aggressivi’, giungendosi indebitamente ad accostare, e a suggerire al lettore che la funzione da questi ricoperta quale pregresso difensore di Luca Traini, sia commista e congruente all'imputato e alle condotte a quest'ultimo addebitate”.
Giulianelli è il legale che ha difeso Traini, autore il 3 febbraio 2018 della sparatoria contro migranti a Macerata per vendicare l'omicidio della 18enne Pamela Mastropietro. Condannato a 12 anni è in attesa della Cassazione. Secondo i penalisti è “inaccettabile veicolare l’idea che l'avvocato debba considerarsi un sodale del proprio assistito e delle azioni asseritamente illecite da questi eventualmente commesse”.
A supporto di quanto detto, i penalisti che a Fermo sono guidati dall’avvocato Albanesi, citano gli artt. 24 e 111 della Costituzione e l'art. 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo: “L’avvocato incarna ed esercita quel particolare Diritto Umano Fondamentale che è il Diritto di Difesa”.
Una posizione impeccabile quella delle Camere Penali, ma una delle critiche principali è legata al fatto che il nuovo Garante fosse stato candidato alle regionali con Acquaroli e sia politicamente di parte.