di Raffaele Vitali
FERMO – Due barche di legno, di quelle di una volta con i remi e tanta voglia di prendere il mare. Ma siccome siamo nel 2022, ecco un motore elettrico, ser rendere le due imbarcazioni moderne e sostenibili. Si chiamano Girolamo e Margherita Montani, le hanno costruite, pezzo per pezzo, gli alunni dell’indirizzo Nautico dell’istituto Montani.
Un lavoro lungo, non semplice, anche per colpa della pandemia, ma che è stato portato a compimento, grazie all’impegno di tanti studenti e del professor Marino Brandimarti. “Il capitano”, come lo chiamano i suoi studenti, era proprio soddisfatto questa mattina mentre varava le due piccole imbarcazioni davanti alla dirigente Stefania Scatasta, ai vertici della Capitaneria, ai presidenti della Fiv e della Lega navale e a tanti supporter privati.
“Il mare regala emozioni, vivetelo al meglio” ribadisce Daniele Malavolta, l’uomo che ha saputo abbattere ogni barriera tra terra e mare grazie all’associazione Liberi nel Vento e alla nuova banchina galleggiante che si raggiunge con un o scivolo. “Il mare non conosce differenze, normodotati e disabili sono un tutt’uno con l’acqua e il vento” prosegue.
La scelta di inaugurare le due barche nel giorno della festa del mare non è casuale: “Il mare è un dono, dobbiamo difenderlo, viverlo e studiarlo” riprende Francesco Germano, comandante operativo della capitanerai di San Benedetto del Tronto. Pochi minuti prima, anche due classi della materna di Monte Urano hanno visitato il porto e sono entrati dentro le piccole barche grazie a Malavolta.
Per la Scatasta è un altro traguardo raggiunto per il corso modello che sta portando alunni in ruoli chiave delle grandi imbarcazioni, che siano navi da crociera o traghetti, fino all’accademia navale. “Questo indirizzo attira l’interesse dei giovani. Un corso di qualità, tanto che a fine mese ospiteremo tutti gli istituti nautici d’Italia per una gara che si svolge ogni anno. Noi siamo i campioni in carica”.
Il vento è forte, il sole caldo, sarebbe il giorno perfetto per uscire in barca a vela, ma per le due novelle imbarcazioni alimentate con il motore elettrico è un po’ troppo. Ma per chi ama il mare la pazienza è una virtù da coltivare.