FERMO - Uno spettacolo nello spettacolo quello vissuto al Teatro dell’Aquila con “Moda from School”.
Una due giorni organizzata dal mondo degli artigiani, Cna e Confartigianato, che ha visto sfidarsi a colpi di abiti 24 giovani stilisti di 12 scuole di moda di tutta Italia.
Tema del contest era quello della sostenibilità, protagonista nelle opere. Una delle sfide per gli imprenditori, come hanno ricordato i vertici delle due associazioni, “soprattutto in questo momento economico molto difficile che stanno attraversando”.
Premiati i primi tre stilisti con software Cad necessari per il proseguimento della loro attività. Il miglior abito votato dalla giuria è stato quello di ENEA Bushamaku dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata. Oltre al programma Cad il primo classificato si è aggiudicato una macchina da cucire Simac.
A coordinare il progetto Alessandro Migliore e Paolo Capponi, volti di un mondo che “continua a lottare con passione ogni giorno per portare avanti la loro attività, il loro sogno”. Cresce quindi l’asse tra scuola e imprese, o almeno ci si prova anche perché, ha ricordato la presidente Cna Ferdermonda Marche, Dorianan marini, non è rinviabile per raggiungere le figure necessarie.
“Dobbiamo far capire che il lavoro in fabbrica è profondamente cambiato rispetto agli anni passati sia per gli ambienti di lavoro, sia per la sicurezza, che per il rapporto con il datore di lavoro che nella maggior parte dei casi crea un ambiente familiare dove poter crescere (leggi intervista responsabile ADECCO).
Nei laboratori artigiani si realizza un prodotto che è frutto di un lavoro di squadra dove ogni risorsa umana è determinante per la sua realizzazione. Nel settore moda la componente fondamentale è la creatività di chi esegue. Per troppo tempo lo abbiamo dato per scontato, oggi c’è necessità di riscoprire e dare valore a ciò che per molti anni ha fatto crescere la nostra economia e sicuramente continuerà a farlo per molto altro tempo” hanno concluso gli organizzatori.