PORTO SAN GIORGIO - “State attenti ragazzi a ciò che dico, chi scrive queste proviene dalla strada come voi, date retta a chi gli errori li ha fatti e ne ha pagato le conseguenze in prima persona. Incontriamoci e parliamo, troveremo assieme e chiedeteci una possibile soluzione per farvi vivere spensierati la vostra età indimenticabile, noi ci siamo”. Le parole sono di Andrea Susino, consigliere comunale di Porto San Giorgio, ma anche padre di due ragazzi. A stimolarne la riflessione sono i fatti accaduti a margine della Notte rosa, con tanti giovani distesi per terra ubriachi e altri impegnati in risse e regolamenti di conti, con tanto di coltelli.
Se Susino si approccia in maniera ‘educativa’, poche ore prima il sindaco Valerio Vesprini la questione l’ha affrontata faccia a faccia con prefetto Rocchegiani e questore Di Clemente. “I poliziotti hanno identificato molti dei responsabili degli episodi di violenza e le indagini proseguono. L’estate aumenta le presenze, quindi servono più controlli e ci sono stati garantiti. Ma non basta, serve che ognuno faccia la sua parte: dagli esercenti ai titolari degli chalet: basta con la vendita dell’alcool ai minorenni” tuona il sindaco.
A cui fa eco Susino: “Porto San Giorgio non merita l’etichetta di città di confine. Ragazzi vi chiedo solo perché vi dove rovinare la vita con queste cose più grandi di voi, cosa volete dimostrare? Divertitevi come ci siamo divertiti noi, con poco, spesso con niente solamente con battaglie a colpi di gavettoni”.