PORTO SAN GIORGIO - Dissapori e screzi tra giovani ex compagni di scuola. Sarebbero queste le motivazioni della lite che sabato notte ha messo in subbiglio il lungomare sangiorgese con il ferimento con arma da taglio di due giovani. I due ragazzi erano stati portati e medicato presso il Pronto Soccorso del locale nosocomio. Immediatamente erano partite le indagini da parte della Squadra Mobile che in poco tempo è riuscita a ricostruire la dinamica degli eventi e ad identificare il responsabile dell’aggressione e delle lesioni, giudicate, comunque, guaribili in pochi giorni.
Pochi minuti dopo l’accaduto il personale della Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi di controllo per il rispetto del divieto di assembramento nei luoghi della movida serale del litorale fermano disposti dal Questore, aveva rintracciato un giovane cittadino italiano in evidente stato di ebbrezza alcolica, disteso per terra a causa dell’eccessiva assunzione di bevande alcoliche il quale, non essendo in possesso di documenti di identità e non riuscendo neppure a fornire le proprie generalità, veniva accompagnato in Questura dove veniva fotosegnalato.
Durante le operazioni di identificazione giungeva la notizia della presenza in ospedale dei due giovani feriti e l’acume degli investigatori, unitamente alle risultanze dei primi accertamenti esperiti sul posto, consentiva di collegare il giovane in stato di ebbrezza al ferimento.
Nella dinamica degli eventi, ricostruita dal personale della Squadra Mobile, il giovane ubriaco, dall’indole rissosa ed aggressiva, aveva incontrato nei pressi di uno chalet, nella notte, un gruppo di coetanei tra i quali un ragazzo conosciuto da anni che aveva iniziato a provocare, in maniera scomposta, prima verbalmente poi estraendo da una tasca un coltellino con il quale, improvvisamente, aveva colpito il suo antagonista; quest’ultimo veniva subito soccorso da un amico il quale, a sua volta, veniva colpito con la piccola lama sulla coscia.
L’autore delle lesioni aggravate dall’uso dell’arma bianca, è stato denunciato dal personale della Polizia all’Autorità Giudiziaria della Procura della Repubblica.