SERVIGLIANO – La Casa della Memoria si conferma il luogo della storia e dopo le iniziative dedicate ala Shoah, si accende il faro sul Giorno del ricordo.
A Servigliano arriva lo scrittore Diego Zandel, figlio di esuli fiumani nato nel 1948 all’interno del Centro raccolta profughi di Servigliano. A invitarlo è stato il Rotary Club Alto Fermano Sibillini guidato da Michele Tarulli con il patrocinio del Comune di Servigliano.
Domani alle 17.30 Zandel, che ha scritto una ventina di romanzi, finalista al Campiello, insignito del Premio Tomizza, poche ore prima sarà dal presidente della Repubblica Mattarella che per l’occasione del Giorno del Ricordo, istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, ha radunato al Quirinale i grandi testimoni dell’esodo.
“Foibe, per non dimenticare” è il titolo dell’evento in cui Zandel dialogherà con il giornalista Fabio Paci e racconterà l’esodo vissuto dalla sua famiglia in fuga dalle persecuzioni delle truppe del maresciallo Tito, il legame con Servigliano e poi presenterà il suo ultimo libro “Eredità Colpevole” dedicato proprio alla tragedia delle foibe.
In apertura il saluto del sindaco Marco Rotoni che ricorderà come il 10 febbraio rappresenti una pagina tra le più cupe della storia contemporanea, avvolta a lungo nel silenzio e nel buio, come le tante vittime, inghiottite nelle cavità carsiche (le foibe), per volere del maresciallo Tito in nome di una pulizia etnica che doveva annientare la presenza italiana in Istria e Dalmazia.
Vent’anni fa Servigliano fu il secondo Comune marchigiano a intitolare una via ai Martiri delle Foibe e in quell’occasione fu lo stesso Zandel, che tornava nel luogo natio per la prima volta, a scoprire la targa della nuova via, adiacente al Parco della Pace (un tempo Campo profughi). L’Amministrazione comunale di Servigliano ha conferito a Diego Zandel il premio al merito Leone d’Argento (nel 2006) e successivamente la cittadinanza onoraria (nel 2023).
Domani mattina, sempre a Servigliano, alle 9.30, ci sarà Andrea Giuseppini, ricercatore e autore del sito campifascisti.it, che dialogherà con Paolo Giunta La Spada sul complesso scenario dell’alto confine adriatico a ridosso della fine del secondo conflitto mondiale.
Una situazione esplosiva che ha portato alla persecuzione di migliaia di italiani, costretti poi a scappare in Centri Raccolta Profughi, tra cui quello di Servigliano. Ospiti alcune classi dell’Itrt Galilei-Carducci di Fermo. Il museo sarà inoltre aperto a visite dalle 14 alle 17, con turni di visita ad ogni ora.
