SERVIGLIANO – Le truppe sovietiche varcarono il cancello del campo di concentramento di Auschwitz il 27 gennaio del 1945. Quel giorno il mondo scoprì l’orrore del nazismo. Quella data è diventata la ‘Giornata della Memoria’.
Luogo di riferimento, per il fermano e non solo, è Servigliano con la sua casa della memoria e il campo di internamento. Quest’anno le iniziative riempiono il sabato e la domenica “e allargano il campo di studio con un focus sulle persecuzioni del nazifascismo anche nei confronti di altre minoranze” spiega Giordano Viozzi.
Domani, la mattinata si aprirà alle 930 con la consegna della Medaglia al Valore ai parenti di Franco Ramadori, da parte del Prefetto di Fermo Michele Rocchegiani. Ramadori è stato un 'Imi', ovvero un internato militare italiano, categoria per decenni trascurata.
A seguire un’introduzione sul tema delle politiche della Memoria a cura Paolo Giunta La Spada; poi avremo ospiti Lorenzo Benadusi, professore di Storia Contemporanea dell’Università Roma Tre, e Luca de Santis, autore della nota graphic novel “In Italia sono tutti maschi” (Oblomov edizioni), che parleranno delle persecuzioni nei confronti degli omosessuali. In conclusione la ricercatrice Ilenia Annessi affronterà il tema delle persecuzioni e dello sterminio dei Testimoni di Geova.
“Domenica alle 17.30 parleremo invece dell’internamento degli ebrei nelle Marche con lo storico Costantino di Sante e Giovanna Santucci della Casa della Memoria di Urbisaglia” prosegue Viozzi. Non solo Servigliano. A Fermo, mattinata dedicata al Liceo Classico con gli studenti che si occuperanno della persecuzione del nazifascismo verso gli ebrei, gli omosessuali e altri religiosi. A parlare saranno il professor Lorenzo Benadusi, Luca De Santis, autore della graphic novel «In Italia sono tutti maschi», e la ricercatrice Ilenia Annessi.