GUBBIO – Ecco perché non avere Petrucci era un problema. L’ala che Destro amava più di ogni altro ritrova il suo posto da titolare, dopo aver recuperato dall’infortunio, e in cinque minuti cambi il corso del match mettendo a tacere i 700 tifosi del Gubbio. A scatenarsi è invece la curva canarina, con un gruppo indomito di tifosi che ha urlato dall’inizio alla fine, quando tutta la squadra è andata ad abbracciare chi è stato il dodicesimo uomo in campo.
Sono bastati 5’ ad Andrea Petrucci per riprendersi il posto nel cuore dei tifosi. Cinque minuti per un tap in preciso e puntuale che dà ai canarini il vantaggio. Meritato e controllato poi per tutto il match. E se Cognigni non avesse sbagliato il rigore la sofferenza sarebbe stata molta meno. un grande primo tempo i cui solo una volta Sbaffo ha fatto sporcare i guantoni a Ginestra, il veterano tornato in settimana nella rosa gialloblù e subito schierato da Antonio in campo. Una mossa intelligente del mister per riequilibrare una difesa orfana di Comotto e Scrosta. La ripresa serve solo per fare i cambi, rivedere un buon Maistrello e poter festeggiare tre pesantissimi punti.