di Raffaele Vitali
FERMO – Buon Natale Fermana, il panettone te lo sei meritato. Cinque minuti di Fiorenzuola, con la Fermana che deve capire cosa vuole fare, se giocare per il punto o provare a vincere. Poi, una volta messe in ordine le idee, visto che gli ospiti nel loro piano partita non avevano quello di marcare Giandonato, il capitano gialloblù ha cominciato a deliziare i compagni e i tifosi con passaggi e lanci millimetrici.
Uno dopo l’altro: come prima conseguenza hanno avuto un paio di gialli per i due centrali del Fiorenzuola, sempre in ritardo su Maggio, Romeo e Fischnaller. Poi, non appena c’è stata la palla giusta, è arrivato il gol. Fischnaller si conferma meglio di testa che di piede e così Giandonato cambia e con il lancio serve Gkertsos che entra in area e pennella per la punta a cui non resta che metterla dentro a portiere battuto. Il vantaggio stordisce gli ospiti, che perdono anche Potop che protesta e si ritrova negli spogliatoi per doppia ammonizione.
Senza un perno della difesa, si aprono spazi incredibili per gli esterni gialloblù che Giandonato trova alla perfezione, neanche avesse un joystick al posto del piede. Un brivido lo provocano gli ospiti, quando al 26’ Mastroianni, ex primavera dell’Ancona, tira fuori da pochi metri. Lo imita Romeo che in contropiede solo contro Battaiola gli colpisce i piedi. Ma è questione di poco, ormai in campo c’è solo la Fermana.
Il Fiorenzuola fa scalare in difesa Stronati, il migliore fino a quel momento, e il ‘Pirlo’ in maglia rossa esce di partita. Confusione chiama confusione. E tanta deve averne avuta il portiere ospite quando al 35’ manda in visibilio Giandonato e i tifosi: punizione centrale dai 30 metri, un bel tiro ci mancherebbe, ma Battaiola era sulla traiettoria e neppure l’ha toccata. Due a zero, squadra in dieci, un mister che aumenta il caos dei suoi non cambiando e lasciando il povero Stonati a sbagliare passaggi elementari, perché lui di solito li riceve dai difensori, non li dà a qualcun altro.
Si arriva così al 39’ quando a fare il Giandonato è Sforza che vede l’inserimento di Fischnaller. La punta corre per venti metri ed è solo davanti al portiere, ma tira e di nuovo, come il compagno poco prima, centra i piedi dell’avversario, ma Romeo lo segue e così raccoglie il pallone, due tocchi e con il piatto segna il 3 a 0. C’è poco da dire se non che il pubblico entrerebbe in campo per abbracciare tutti. Ma ci sono ancora 45 minuti da giocare, come ricorda dalla panchina Protti, ma lo fa con il sorriso.
Il the caldo fa bene al mister Tabbiani che si ricorda che in rosa aveva un centrale da mettere, Bondioli. Doveva farlo prima, ormai la frittata è fatta. Alla Fermana non resta che resistere per una ventina di minuti e il regalo di Natale alla società e ai mille tifosi è fatto.
Peccato che al 9’ si addormenti Borghetto, fino a quel momento perfetto, che non trattiene un innocuo tiro da fuori area di Currarino. La palla gli sfugge id mano e per quando si butta a riprenderla ha già passato di un metro la linea id porta.
Un 3-1 inaspettato che ridà vigore agli ospiti, ma che serve anche al pubblico peer tornare in partita e riprendere a incitare come sa. Quando al 27' il Fiorenzuola segna ancora con Morello, nessuno ci vorrebeb credere. Una palla innocua che taglia tutta l'area e che Borghetto si ritrova addosso all'improvviso, senza poter fare nulla. Leggerezza, paura, c'è un po' di tutto nel secondo tempo della Fermana. Ma dimostra anche l'errore del mister ospite nel primo tempo quando non ha saputo ridisegnare i suoi rimasti in dieci.
Per fortuna finisce così, con il brivido del rigore del pareggio sparato alle stelle dal Fiorenzuola, ma con la Fermana sempre in controllo e che soprattutto ha continuato ad attaccare, entra anche Bunino, seguendo senza esitare il credo del suo allenatore. E il meritato 4-2 arriva con Giandonato, il migliore in campo, all'ultimo minuto di recupero.