*In relazione alla questione tamerici, dopo la sgangherata uscita del Pd è necessario chiarire, patendo dalla realtà dei fatti manifestata dai competenti e imparziali organi della Regione proprio su richiesta del comitato.
E’ stato proprio il Pd a presentare formalmente un'interrogazione in cui accoglieva di buon grado l’ipotesi di spostamento del filare ad est verso mare. Goffamente l’ha poi ritirata per presentarne una nuova senza ipotesi di spostamento.
La domanda sorge quindi spontanea: chi è realmente in confusione? La realtà è completamente diversa, opposta a quella che Pd e Comitato vogliono rappresentare ai cittadini sangiorgesi i quali, invece, meritano di conoscere la verità e non la sola visione di parte di alcuni di loro. Dalla recente uscita sulla stampa del Comitato, emerge con chiarezza la ‘singolare’ e troppo comoda pretesa di quest’ultimo, di sentirsi dire dalla Regione ciò che desidera, e non che le tamerici (come da tempo acclarato grazie alla perizia agronomica fatta espletare dall’Amministrazione comunale) sono gravemente malate.
In sintesi, è accaduto che il Comitato per il lungomare, volendo far inserire il filare di 59 tamerici posto sullo spartitraffico del lungomare sud, nell’elenco regionale delle “Formazioni vegetali monumentali” – (FVM), ha inviato nel dicembre 2023 una formale richiesta in tal senso al Settore Forestazione della Regione, trasmettendo anche un’ampia documentazione a sostegno della propria domanda.
Senonché, dopo un sopralluogo sul posto effettuato dai competenti organi forestali della Regione e dai Carabinieri forestali, tenutosi il 13 febbraio scorso, dal parere negativo trasmesso proprio dalla stessa Regione è emersa con estrema chiarezza la mancanza nel filare di tamerici di tutte le caratteristiche di monumentalità previste per ottenere il riconoscimento e l’inserimento nell’elenco regionale delle Formazioni Vegetali Monumentali, in aggiunta al loro grave stato di salute. In sostanza, le tamerici poste su lungomare sud sono risultate gravemente malate perché affette da funghi, micosi e carie legnose che ne determinano lo svuotamento interno del fusto.
Lo chiarisco anche al segretario del Pd Michele Amurri voglio precisare che nessuno dell’Amministrazione comunale né dell’attuale maggioranza ha preso parte al sopralluogo del 13 febbraio perché, al contrario di quanto chiassosamente sostenuto anche dall’attuale minoranza, nessuno ha mai avuto pregiudizi verso il filare di tamerici. Al contrario, la riqualificazione del tratto sud del lungomare che sta realizzando l’attuale maggioranza, come rilevato anche nel parere del 14 febbraio scorso della Regione, tutela gli interessi di tutti i cittadini, turisti ed operatori sangiorgesi.
Infatti, grazie allo spostamento dell’attuale aiuola spartitraffico verso est con relativa ripiantumazione, si otterrà sul lungomare una pista ciclabile più sicura e ombreggiante, un transito altrettanto sicuro per i pedoni (il marciapiede sul lato ovest sarà più ampio e privo di barriere architettoniche) e per la autovetture con possibilità di sosta e parcheggio.
*Alberto Giammarini, capogruppo di “Porto San Giorgio al centro”