di Raffaele Vitali
SANT’ELPIDIO A MARE – L’intelligenza di un attore si vede anche dalla capacità di rimettere in discussione un lavoro fatto, che funziona, ma che comprende non essere completo. Lo ha fatto Piero Massimo Macchini, poliedrico attore, partito dal silenzio del mimo e diventato anche ambasciatore delle Marche.
Ecco “Gesticolors Deluxe”, la versione aggiornata e rivisitata dello spettacolo del ‘Pierma’ grazie all’ingresso in regia di Paola Galassi, regista, autrice teatrale e televisiva che ha lavorato con nomi di rilievo nazionale come Ale&Franz, Aldo, Giovanni e Giacomo e Frank Matano. Fino all’ultima opera, il Brancaleone portato in scena durante il lockdown nelle piazze terremotate insieme con il marito Giampiero Solari.
Piero Massimo Macchini, serviva proprio un nuovo regista?
“Mancava una regia a Gesticolors, l’ho capito subito. Uno spettacolo complicato che aveva bisogno di un occhio esterno. Del resto, nella prima versione c’era scritto sul manifesto ‘regia in divenire’. Quindi ero conscio”.
Come mai Paola Galassi?
“La conoscevo di fama, sapevo che aveva lavorato con tanti professionisti. Poi, confrontandomi con un amico comune, ho capito che le piaceva anche il mondo ‘visual’. E quindi l’ho chiamata”.
La Galassi conosceva il suo lavoro?
“Diciamo che sapeva chi fossi, questo ha aiutato. Ci siamo subito trovati”.
Cosa ha di particolare lo spettacolo Gesticolors da richiedere una voce esterna?
“Quando unisci monologo e pantomima, è fondamentale una regia, capace di intrecciare i vari aspetti”.
Cosa le ha dato la Galassi?
“Mi ha ripulito. Mi ha permesso di non aver paura del silenzio. La pantomima più è morbida e più può far ridere. Mi ha fatto credere in qualcosa in cui credevo ma di cui mi mancava piena consapevolezza”.
Ha solo aggiunto?
“In realtà molto ha tolto. C’erano movimenti, sguardi, azioni che non funzionavano, o meglio richiedevano una premessa differente. Abbiamo quindi lavorato su ogni pantomima in maniera tecnica e così la risata nel pubblico arriva in maniera più naturale ed efficace. Parliamo di un linguaggio mimico, ma deve sembrare parlato. Senza parole, però, non c’è il gioco di parole e la confusione, l’immagine deve essere chiara. Abbiamo così cesellato ogni passaggio”.
Collaborazioni future?
“Mi piacerebbe. Abbiamo condiviso idee, vediamo come si sviluppa. È che in questo momento tutti ci lecchiamo le ferite di questi due difficilissimi anni. Ricominciare a lavorare significa anche capire il nuovo che abbiamo di fronte. Intanto con Paola Galassi abbiamo messo a posto uno spettacolo faticoso ma che mi piace e mi diverte come Gesticolors Deluxe. Poi vedremo, lei sa davvero come migliorarmi”. Appuntamento giovedì alle 2115 a Sant’Elpidio a Mare, un viaggio nell’antologia dei personaggi dell’attore che proprio il 21 aprile compie gli anni. Perché gli Italiani gesticolano così tanto? Da dove nasce questo loro modo di muoversi e di farsi notare?
“Da questo interrogativo sulla nostra specificità culturale prende avvio lo spettacolo, un esperimento che fonde mimo, narrazione, comicità e ricerca identitaria in ottanta minuti”. Info e biglietteria 328-7756579, posto unico 13 euro con super green pass.