Dal 24 al 26 gennaio Roccafluvione diventa il regno del tartufo nero. Un festival dedicato al tubero pregiato, simbolo di sostenibilità e ricchezza culturale.
A supportare il piccolo comune guidato da Emiliano Sciamanna, una maxi rete istituzionale: Regione, Bim, Camera Marche e Unione Montana.
Roccafluvione è un borgo il cui patrimonio artistico è racchiuso negli antichi edifici sacri, incastonato tra paesaggi naturali emozionanti e una storia profondamente intrecciata con il tartufo nero pregiato. Il Tartufo Nero di Roccafluvione si sviluppa su terreni derivanti dal disfacimento di rocce sedimentarie calcaree del Mesozoico e Cenozoico. Oltre a celebrare il tartufo nero pregiato, il festival mira a stimolare l'economia locale, attirando turisti e creando nuove opportunità per produttori e imprenditori del settore. Grazie alla sinergia tra tradizione e innovazione, il Tartufo Nero Festival si propone come un evento di riferimento nel panorama enogastronomico italiano, contribuendo alla promozione del Piceno come destinazione di turismo slow e autentico.
La tre giorni offrirà un calendario di eventi per tutti i gusti: da masterclass esclusive con chef di fama internazionale tra cui Enrico Mazzaroni che terrà uno show cooking sulla pratica del foraging e sull'uso dei prodotti del bosco, per una dieta corretta e sostenibile; una gara di cucina tra istituti alberghieri nella preparazione di un piatto a base di tartufo.
Ma anche truffle hunting, escursioni guidate nei boschi di Roccafluvione, dove sarà possibile scoprire il processo di raccolta del tartufo insieme a esperti cercatori e ai loro cani addestrati. Tra gli appuntamenti il talk «Tartufo tutto l'anno» sul protocollo per internazionalizzare il tartufo delle Marche, e «Aree interne del Piceno», un approfondimento sulle tipicità locali come l'Anice Verde di Castignano e la Mela Rosa dei Monti Sibillini.
Per i bimbi l'attività «Alla ricerca del tartufo con il mio amico a 4 zampe», esperienza interattiva per scoprire le escursioni con i cani da tartufo. Molti i talk tematici su tartufo, sostenibilità e gestione delle risorse naturali; un focus sui prodotti d'eccellenza del Piceno: vini locali tra cui il Pecorino e la Passerina, l'olio extravergine di oliva e i formaggi artigianali, tutti in abbinamento al tartufo.
“La Regione Marche è una delle poche in Italia a poter vantare il tartufo tutto l'anno - ha ricordato Antonini - con ben nove tipologie distribuite lungo tutto il territorio, da nord a sud. La tradizione del tartufo è particolarmente radicata nella parte settentrionale della regione, con località come Acqualagna, che ospitano eventi di grande richiamo, capaci anche di attrarre molti turisti. È il momento - ha aggiunto - di valorizzare altre zone altrettanto ricche: il Piceno, con Roccafluvione al centro (in pole c’è Amandola con i suoi ‘Diamanti a tavola’). Questo territorio è un'autentica miniera di tartufo, in particolare il tartufo nero, a cui è dedicato il festival che segna l'inizio di una nuova tradizione. Grazie anche ai fondi destinati dalla Regione alla tartuficoltura, il territorio può porre le basi per un evento destinato a crescere”.
Soddisfatto ed emozionato per l'iniziativa, il sindaco Sciamanna: “Roccafluvione uguale tartufo: il tartufo è un potenziale enorme e siamo qui per dirlo a gran voce” che ha anche ricordato che dei 60 km quadrati di territorio comunale, un terzo è adibito a tartufaie naturali.
“Il tartufo nero pregiato è capace di attrarre appassionati da tutta Italia e non solo. Il 36% della scelta turistica - ha ricordato Contisciani - dipende dall'enogastronomia”. La conclusione è di Gino Sabatini, presindete camerale: “Abbiamo riscontrato, anche attraverso le Camere di Commercio all'estero, che il tartufo marchigiano è un prodotto di grande interesse. Vogliamo sviluppare un progetto che promuova appieno il nostro tartufo, non solo in Italia, ma anche in Europa e nel mondo. È un valore aggiunto, non solo per il Piceno, ma per tutte le comunità che coltivano e celebrano il tartufo con i loro eventi. La nostra ambizione è quella di creare un progetto condiviso e unico, capace di esaltare al massimo sia il prodotto che l'intera regione Marche”. (foto Lapresse)