PORTO SAN GIORGIO – “Quando si muove il turismo, siamo in tanti e compatti” esordisce Daniele Gatti, presidente Villaggi Marche, guardando la sala della Confcommercio di Fermo, rappresentata da Francesco Navigli, piena di imprenditori, gestori di B&B e camping, alias villaggi.
“Partiamo da un concetto che con Devis Alesi abbiamo fatto nostro: fare rete, sistema. Un concetto abusato, di cui noi però siamo fautori. Ogni promozione parte dal concetto di territorio. Oggi fare sistema e fare rete non è così facile”. I motivi sono vari, a cominciare dal contenitore che va creato: “Sia a livello cartaceo che a livello social e web. Scelto il contenitore, serve lo spazio per il turista. Sembra facile, ma il lavoro è tanto. E noi abbiamo iniziato a farlo dopo un’analisi territoriale entrata nei nostri canali social e nelle due nuove brochure”.
Due pamphlet sul tavolo per le due associazioni. “Per la prima volta all’interno del contenitore regionale, che gestisce il turismo, le due realtà che rappresentano migliaia di posti letto (10mila posti per un milione di presenze solo i villaggi) si presentano insieme per avere un interlocutore unico della ricettività”.
Prima Zurigo, poi Milano, Monaco e in prospettiva le B2C con Padova, Bologna e Bolzano. “Nell’anno zero insieme con la regione Marche nei più importanti momenti”. Dedicato uno spazio anche a Marcafermana, all’App SmartMarca che dà al turista via realtà aumentata di entrare nei borghi e nell’entroterra fermano. “Strumenti digitali che devono avere un giusto veicolo, altrimenti rimangono solo una buona applicazione. Il turista deve sapere di poterla scaricare”.
Due aggregatori che rappresentano quasi la totalità delle strutture fermane. “Parliamo insieme con chi parla con il turista. Noi conosciamo le sue criticità, quello di cui ha bisogno. Dobbiamo mettere a sistema anche questi contenuti” prosegue Gatti che, citando la sua realtà, sottolinea: “Appena aperti gli uffici ho avuto 1700 richieste di preventivo, mai accaduto da dieci anni da questa parte. E’ davvero la prova che c’è una richiesta della destinazione Marche”.
Partiti il 10 di aprile, i B&B oggi sono davvero una rete della micro ricettività. “Un incontro in regione ci ha fatto capire la necessità di fare squadra e di portare insieme il territorio, di cui non c’era la percezione a livello internazionale. Abbiamo incontrato le amministrazioni: siamo partiti in tre e già si è aggiunta Porto San Giorgio (soddisfatta della collaborazione l'assessore Elisabetta Bladassarri, ndr)”. Unirsi significa entrare in un canale di promozione: “Prima una realtà con tre stanze non poteva partecipare a una fiera. E invece insieme siamo passati per Zurigo e la Bit”.
A Milano hanno sperimentato la relazione con i tour operator: “Le Marche il primo giorno hanno fatto boom, tutti volevano materiale. Le persone hanno voglia di venire nelle Marche. E la nostra nuova brochure, in fase di stampa, arricchirà la nostra offerta, con grande attenzione al bike e al cicloturismo. In tanti attratti dalla ciclovia del Tenna e dell’Aso in fase di realizzazione”. E dove ci sono bici c’è Goodmorning Sibillini con Gianmarco Ferranti, l’associazione che dà voce all’ecosistema delle guide, dei tecnici, dei noleggiatori e delle realtà culinarie e commerciali lungo i tragitti a due ruote.
I B&B hanno preso il treno guidato da Gatti e hanno trovato modo di darsi visibilità. Attualmente, dai 5 iniziali, l’associazione è diventata provinciale e da aprile avvierà relazioni con Sistema Museo per la parte esperienziale, con la Marche Gourmet Tour, sono 21 i B&B associati e i contatti sono in crescita. “Per aderire basta chiamarci, compilare il modulo, quota associativa di 100 euro all’anno. Si entra nella brochure, stampa tre volte all’anno, nella pagina facebook e nelle fiere”.
I primi da coinvolgere saranno anche i gestori dell’entroterra. Alesi e company sono partiti da quello che avevano vicino, da Sant’Elpidio con il suo museo della calzatura, e Fermo con i musei e il mappamondo. “Ovvio che vogliamo crescere, seguendo anche il percorso di Marca in bus che tanto bene ha fatto. Le porte sono aperte ai colleghi delle strutture ricettive di tutta la provincia”. Sta quindi al singolo, o alle amministrazioni, attivarsi per creare il legame
E gli alberghi? “L’Ataf collabora con noi, ma gli alberghi hanno logiche di vendita e strategie differenti. Ma dialoghiamo senza problemi, se poi diventeremo un unicum completeremo ogni offerta” precisa Gatti che si gode quanto già fatto: “Quattro comuni uniti, imprese ricettive che si muovono insieme”. Tempismo considerando il riconoscimento della Lonely Planet: “Per noi il 2020 è l’anno del decollo. La visibilità che la Regione garantisce investendo milioni di euro, la guida internazionale, l’anniversario di Raffaello: ci siamo”. Una sfida sarà saper accogliere al meglio i turisti in arrivo grazie alla promozione.
La politica incassa il buon lavoro delle due associazioni: “Non basta dare la visione della città, serve anche fa conoscere dove lavorare, dove mangiare. E farlo senza l’ansia da concorrenza, perché il bello di Fermo, per esempio, aiuta tutti” sottolinea Elena Amurri, assessore al turismo di porto Sant’Elpidio. “A Sant’Elpidio non abbiamo mai invidiato Porto Sant’Elpidio, l’abbiamo vista come risorsa per noi. Sono state brave queste due associazioni, per partecipare a bandi europei serve la partnership e loro lo hanno fatto” prosegue Gioia Corvaro, assessore di Sant’Elpidio a Mare.
La chiusura è per Francesco Trasatti: “Un tavolo che cambia l’approccio tra pubblico e privato, un vero cambio di passo. A Fermo c’è una rete di B&B che lavorerò per coinvolgerli in una collaborazione che porterà frutti a tutti. Infine, pensando al futuro, lavorare sulla cultura, sull’operatore museale che non è più quello che sta dietro il bancone ma che prende il turista e gli fa vivere qualcosa di unico. Il turista va conosciuto e accompagnato. Con questa metodologia di lavoro ci riusciamo, lavorando con completezza e reciprocità, unica strada per migliorare il territorio”.
Raffaele Vitali