di Raffaele Vitali
FERMO – Il turismo in Italia, ricorda la giornalista Barbara Capponi aprendo il convegno FuturoTurismo, vale il 13% del Pil. “Il brand Italia cresce, molto bene l’estate 2023. E sono tornati i turisti stranieri. In questo mondo assume un ruolo sempre più importante il digitale”.
Non c’è Francesco Acquaroli, che ad Acqualagna, città di Mattei, stava firmando un accordo Stato Regione direttamente con la premier Giorgia Meloni e con loro l’altra ospite politica, la sottosegretaria al Mef Lucia Albano.
Ma la macchina di FuturoTurismo era partita e la Capponi l’ha guidata, evitando di far deragliare la maxi organizzazione dell’assessora Annalisa Cerretani. Che l’anno scorso aveva riempito il teatro, mentre quest’anno sono mancati gli amministratori in sala, bisogna forse far capire di più che si parla di turismo provinciale-regionale e non di Fermo. Chi l’ha capito è l’assessora Cinzia Campanelli di San Benedetto del Tronto, ma non i vertici dei comuni fermani.
A meno che la presenza del presidente di MarcaFermana e del presidente della Provincia non si voglia dire che li rappresentasse tutti. “Noi stiamo lavorando per valorizzare la Regione con l’Atim, che è un valore aggiunto, come dimostrano i voli per la continuità territoriale. Noi programmiamo a lungo termine. Nel 2020, quando abbiamo vinto, ogni comune si proponeva da sé. Oggi c’è una strategia” è lo spunto dato alla discussione da Andrea Putzu, presidente della commissione regionale che segue il Turismo. Quel turismo che vive anche di sicurezza, come ricorda la vicaria del prefetto di Fermo nel suo saluto.
“Le Marche sono una regione difficile da vendere all’estero. Per cui, sapere che gli stranieri quest’anno sono aumentati dell’8 per cento è importante” sottolinea Paola Marchegiani, dirigente settore Turismo della Regione Marche intervenendo al convegno FuturoTurismo.
Di fronte a un calo generalizzato in Italia, “ma è normale dopo un 2022 in cui volevano andare in vacanza e l’estero ancora non era pronto”. Le Marche hanno perso meno degli altri, -2%. “In questo Fermo va un po’ peggio, -4% perché è sceso il mare, visti i due mesi negativi di maggio e giugno segnati dal maltempo. Capito il motivo, dobbiamo anche ragionare su una promozione e una offerta differente. Fermo deve crescere e per farlo deve puntare su arte ed esperienze, Fermo non è solo mare e vedremo a fine anno se lo si è compreso”.
La Regione, insieme con il professor Emanuele Frontoni, ci crede nel capoluogo della piccola provincia, tanto da averla inserita tra i cinque progetti pilota di digitalizzazione del turismo. “Noi connettiamo il locale al nazionale, collegando visitfermo.it a letsmarche.it e infine a italia.it, il portale nazionale del turismo. Non è un caso se abbiamo scelto con il direttore Bruschini come claim ‘In Italy of course’. Serve però parlare un linguaggio comune e lo facciamo con sistemi informatici e tecnologici. I siti funzionano che fino a quando c’è l’omino, tutto si ferma. Non possiamo più lavorare così. I dati che vedrete su visitfermo e letsmarche e italia.it dialogano in automatico”.
Dietro la tecnologia c’è Emanuele Frontoni, il professore tra i massimi esperti di intelligenza artificiale in Italia. “Dobbiamo superare l’inconsapevolezza digitale. Mancano standardizzazioni dei tour virtuali, dei video. Oggi il turista se lo aspetta, oggi è molto semplice produrre un multimediale di qualità fuori testo e immagini. I dati ci dicono che c’è grande attenzione al multimediale, rispetto al leggere il testo sul teatro dell’Aquila”.
E le immagini servono, come spiega Cristina Fabi, fermana che vive e lavora a Dublino, sales manager con dieci anni di esperienza in Google. “Le Marche sono una destinazione, i turisti sono on line. In Google abbiamo rilevato che quest’anno gli italiani che hanno cercato vacanze all’estero sono aumentati del 30 per cento rispetto all’anno precedente, il turismo domestico è cresciuto ugualmente del 10 per cento e dunque si dimostra solido”.
Ma non solo, quello che è emerso leggendo i dati è che “si fanno scelte ponderate, non si sprecano risorse. Di certo i video aiutano a far capire cosa si troverà a destinazione, visto che è aumentata del 30 per cento la ricerca di contenuti ispirazionali”. Un dettaglio da non trascurare è che a settembre si cerca con i last minute e che il sole continua a essere uno dei filo conduttori “per cui, impariamo a farci conoscere e soprattutto a farci trovare online”.
Le Marche, belle e complesse. “Sono una destinazione fatta di destinazioni, di storie da raccontare” riprende la Marchegiani. “Il turismo è un parco giochi di dati e contenuti multimediali, per questo stiamo sperimentando la collaborazione uomo-algoritmo. A Fermo possiamo sperimentare e lo facciamo anche a Civitanova. Molti contenuti sono creati da un uomo assistito da un sistema intelligente che misura e rimigliora quello che viene prodotto. Noi scarichiamo 220mila immagini al giorno da tuti i canali nel settore turistico. Un dele più grandi sperimentazioni in Italia. Da un lato accogliamo contenuti multimediali, dall’altro cerchiamo così di riprodurli al meglio rendendoli come vogliamo”. È questo uno dei progetti a cui lavora il team di Frontoni.
Ma non solo. “Vogliamo arrivare a prevedere i flussi turistici. Questo permetterebbe di organizzare al meglio ricettività e azioni. E magari fare promozione non quando il territorio è sold out. In tempo reale, giorno per giorno, nessuno ha una chiara coscienza di quanti posti liberi abbiamo. Dobbiamo lavorarci insieme, da qui la circolarità del dato che nutre l’AI. Chiedo aiuto alla regione, ma anche agli operatori. Condividiamo in maniera condivisa dati per sviluppare il primo predittore di posti letto e visite turistiche d’Italia che funzioni su base geografica che usi dati interni, dati social e scientifici. Questa è la nostra amissione anche da uomini dell’università, ma dobbiamo lavorare insieme”.
Ascoltano in sala, il futuro del turismo ora è davvero parte del convegno voluto da Annalisa Cerretani.