FERMO – Andrea Cardarelli, la sua denuncia di furto subito su Facebook ha fatto impazzire i social, che è successo?
“Era in corso lo spettacolo delle 1930, ero entrato dentro la sala. Ci sarò rimasto per 15’. Erano le 20, ho sentito la porta a vetri aprirsi. Ho pensato a qualcuno in ritardo o che volesse prendere il volantino. Ma ho notato che non entrava nessuno e sono tornato nella hall”.
A quel punto…
“Ho controllato la cassa e l’ho vista mezza vuota. Ha preso in pochi secondi le carte da 5 euro e quelle da venti. Ha preso al volo quello che poteva, senza rubare le carte da 50 posizionate sotto il cassetto. Per fortuna era il pomeriggio, con poche persone al cinema”.
Telecamere?
“Spero l’abbiano ripreso, poi vedremo. Di certo potenzierò la sicurezza. Mi ha fatto male perché il cinema è un luogo sociale, è qualcosa di diverso dal resto dei posti. Il furto mi fa arrabbiare per questo”.
Mai avuto avvisaglie?
“Un mesetto fa sono entrati due sedicenni mentre stavo facendo dei lavori. Sono arrivati fino alla cassa per fare una domanda. Li per lì non ci avevo fatto caso al loro interesse per la biglietteria. Chissà, magari mi avevano studiato. Di certo ieri è stato un furto rapidissimo, io penso a un giovane anche se non si può sapere”.
Detto questo come sta andando la Sala degli Artisti?
“Le persone ci sono, una buona programmazione, cambio film anche durante la settimana. Per Scorsese sono venute cento persone”.
Sempre programmazione di qualità?
“L’anima della Sala degli Artisti non deve cambiare. Non voglio arricchirmi, voglio acculturare”.
Riproporrà il film abbinato al pranzo?
“A gennaio riporterò le matinée domenicali e gli aperitivi con film, che non si fermano con i film restaurati”.
Pronto per la sfida di gestire il cinema di Amandola?
“Ci proviamo, porteremo le prime visioni ‘commerciali’, ovvero i film che i multisala si contendono. Chiaro che sarà fondamentale la risposta del pubblico per non far cambiare idea alle case di distribuzione, alle major. Il 21 con Woody Allen saremo pronti”.
Raffaele Vitali