MONTEGRANARO -I Carabinieri di Fermo, protagonisti nell'azione di prevenzione dei reati e contrasto alla criminalità, hanno dimostrato ancora una volta la loro efficacia denunciando due responsabili di reati predatori.
In dettaglio, a Montegranaro, i Carabinieri della Stazione sono intervenuti a seguito di segnalazione al 112 su un cantiere edile, dove hanno sorpreso due 40enni pregiudicati, uno di origini campane e l’altro marchigiano: i due stavano rubando materiale edile caricandolo su un furgone. All’interno del mezzo i Carabinieri hanno rinvenuto, tubi in rame, cavi elettrici, placche ed altro, tutti prelevati dal posto. Il materiale asportato, del valore complessivo di circa 1.000,00 euro, è stato restituito alla ditta proprietaria.
L'operato dei Carabinieri della locale Stazione è stato determinante per interrompere l’azione criminale dei due. A Porto San Giorgio invece i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato in flagranza di reato una 38enne marocchina con precedenti penali, che poco prima aveva rubato un borsello al proprietario di un ristorante pizzeria di Porto San Giorgio, spintonando e minacciando, con un calice rotto, di vetro, i gestori dell’esercizio.
La donna, nel frattempo allontanatasi, è stata raggiunta nei pressi di quella stazione ferroviaria dai Carabinieri tempestivamente intervenuti, i quali hanno recuperato la refurtiva e tratto in arresto la pregiudicata straniera, contestandole i reati di minaccia e rapina impropria.
Altra importante attività investigativa è stata poi conclusa pochi giorni fa dai carabinieri fermani, attività finalizzata a risalire all’autore di tre rapine in esercizi commerciali (supermarket) perpetrate tra il febbraio 2021 ed il dicembre 2022 nei comuni di Fermo, Monte Urano e Servigliano rispettivamente presso i market Coal, Dipiù e Maxi Coal.
In particolare, il Reparto Operativo - Nucleo Investigativo, in collaborazione con le Compagnie di Fermo e Montegiorgio, ha identificato l’autore, un 29enne straniero pregiudicato, denunciandolo per rapina aggravata continuata e porto abusivo di armi.
Gli approfondimenti condotti, grazie alla raccolta di minuziosi elementi acquisiti nel corso dei sopralluoghi svolti, suffragati dagli accertamenti biologici effettuati dal R.I.S. CC di Roma hanno permesso di addivenire alla responsabilità del predetto nei fatti delittuosi, che avevano destato comprensibile allarme tra i residenti e gli esercenti.