di Raffaele Vitali
PORTO SANT’ELPIDIO – Si potrebbe descrivere in tanti modi la meraviglia dello spettacolo offerto dalle Frecce Tricolori, ma soprattutto da tutto il resto che ha ruotato attorno, dai paracadutisti del Tuscania all’esibizione della Capitaneria di Proto agli aerei civili che hanno volteggiato lasciando lunghe scie nel cielo.
Il successo è nel colpo d’occhio di un lunghissimo lungomare pieno in ogni suo angolo, dal centro dell’evento, ovvero l’Orfeo Serafini, alle spiagge a sud, quella libera davanti all’area camper era un unico di corpi e sassi, fino alla pineta a nord, dove le frecce si sono ammirate all’ombra degli alberi. “Chalet pieni e un mercatino della calzatura raddoppiato a posta per accogliere i tanti che hanno scelto la nostra spiaggia per godersi lo spettacolo” anticipa il primo cittadino Nazareno Franchellucci.
Uno spettacolo unico nel suo genere, che ovunque va, anno dopo anno, continua a emozionare e riempire. “Accade a Roma, Milano e nelle grandi metropoli. Vedere Porto Sant’Elpidio scritto nel calendario dell’Aeronautica mi riempie di soddisfazione. Per la nostra città è un momento importante, che ci dà lustro”.
Il sindaco Nazareno Franchellucci è felice, questo, dopo la grande serata al teatro delle Api, è il culmine del programma per i 70 anni della città. “Siamo giovani, questo significa che anche i cittadini sono dinamici, pronti ad accettare le sfide e a provare. Da sempre questa città ha eletto sindaci giovani e spero prosegua così. un elemento che ha permesso di sperimentare, favoriti dal fatto di non avere una lunga storia che ci vincola. Per noi progetti da pensare, pianificare e realizzare per il bene e la crescita della città” prosegue il primo cittadino che osserva seduto al fianco del prefetto Vincenza Filippi e della sua famiglia, con la figlia in braccio attenta e curiosa. Con loro anche tanti politici, dal consigliere regionale Marinangeli al presidente della provincia Ortenzi fino alla minoranza elpidiense.
Per la prefetta l’ennesimo evento chiuso con un successo organizzativo. “Ogni tanto ce lo chiediamo come riusciamo ad arrivare in fondo a tutto. In Prefettura dovrebbero esserci 35 dipendenti e invece siamo in 13. Ognuno dà il massimo e si occupa di più funzioni, poi c’è il fondamentale rapporto con il questore e le altre forze dell’ordine. così si riesce a garantire la sicurezza senza frenare la vivacità di un territorio bello come è il Fermano”.
Anche per lei, mentre parla col comandate provinciale dei carabinieri e i vertici dell’Aeronautica, occhi al cielo: “Le avevo già viste, anche se ancora non nella mia Roma (dove tornerà a ottobre dopo aver terminato il mandato a Fermo, ndr). Le Frecce sono un orgoglio per l’Italia. portano gioia, allegria. Questo territorio ha un grande dinamismo, in pochi giorni siamo passati dalla rievocazione storica di Fermo ai concerti di Servigliano per poi vivere questa grande festa per una città giovane ma dal grande potenziale” prosegue la Filippi.
Ascolta soddisfatto il sindaco Franchellucci mentre nel cielo volteggiano gli aerei e i paracadutisti scendono con un enorme tricolore e la bandiera dei carabinieri atterrando precisi nonostante il grande vento che rende tuto un po’ più difficile. Ma i piloti sono abituati a muoversi in ogni condizione e l’azzurro di sfondo è perfetto per disegnare il cielo.
“Noi possiamo fare tutto, è evidente. Sono certo che questo approccio amministrativo proseguirà in futuro. Al Comune questo evento è costato 25mila euro, difficile dire che non sono stati ben spesi. Poi ci sono stati sponsor a noi vicini e soprattutto la perfetta organizzazione dell’Aeroclub Ascoli Fermo. Grazie a Marangoni e al suo staff. Come grazie al prefetto, alla nostra polizia municipale, ai volontari e a chi ha permesso un pomeriggio di grande emozione” conclude Franchellucci.
La gente batte le mani, scatta foto, gira video e così si porta via un pezzo di storia della città, quei 70anni che il sindaco con le assessore Canzonetta e Ferracuti ha pianificato alla perfezione.
@raffaelevitali
