PORTO SANT’ELPIDIO – Il tempo di presentare la nuova stagione del Teatro delle Api, che sull’amministrazione arrivano le dure critiche della minoranza, di chi fino a poco tempo fa la città la guidava e soprattutto l’ha sempre guidata. Inevitabile che si parli di Neri Marcorè e della sua ‘dismissione’ come direttore artistico. Una lettura ‘personale’ la dà l’ex sindaco, una politica la capogruppo del Pd, Annalinda Pasquali.
“Passiamo da chi portava al teatro delle Api spettacoli che nelle Marche nessuno programmava, a quelli dell’Amat che si ripetono nei teatri che gestisce. Infatti, guardando il cartellone della prossima stagione delle Api, presentato con toni altisonanti, lo spettacolo di Catà è stato già rappresentato il 14 ottobre ad Ancona; quello di Gabriele Claretti, Ifigenia in Aulide è stato già proposto il 14 agosto a Porto San Giorgio; Paola Minaccioni sarà presente a Corinaldo e Amanda Sandrelli alle Muse in Ancona durante questa medesima stagione” spiega la Pasquali.
Per la consigliera si passa “da un personaggio di rilievo nazionale nel cinema, nel teatro e della cultura in generale, visto che ha condotto trasmissioni sulla lettura e sull’arte” a una programmazione Amat che, per quanto di qualità, è “da manuale”. Non ha alcun dubbio nell’affermare “che rinunciare alla sua direzione artistica è un autogol, la riprova che non si va oltre le logiche di partito. Dopo le elezioni parlarono di Insegno o Pupi Avati come alternativa, forse costavano troppo? Marcorè lo ha fatto sempre gratis per il bene della sua città”.
Mancherà quindi Neri per tanti motivi. “Ma non potevamo aspettarci altro visto che dalla prima stagione teatrale, fino a quella dello scorso anno, non ho mai visto assistere a uno spettacolo né l’attuale sindaco né l’assessora Torresi né altri della giunta e lo posso dire da abbonata dalla prima stagione teatrale che ha continuato a fare l’abbonamento anche da amministratrice e continuerò a farlo per la prossima stagione per sostenere la cultura teatrale” ribadisce Annalinda Pasquali.
Che ha un approcci duro, ma non che quello dell’ex sindaco sia poi più leggero. Franchellucci parte da una domanda: chi sono stati Neri Marcorè e Giambattista Tofoni per la città e il suo teatro? “Neri è stato tra le più grandi fortune che potessero capitare alla nostra città. Ha portato gratuitamente nomi come Claudio Baglioni, Giuliano Sangiorgi, Enrico Ruggieri, Brunori SAS, Serena Dandini, Riondino, Stefano Bollani. Gratis perché non sono costati alle casse comunali, con incassi in beneficenza per associazioni sociali cittadine”.
E Tofoni? “Con le sempre poche risorse a disposizione per le spese discrezionali avute dal 2013 al 2020, ha fatto "risuonare" in teatro le musiche di grandi artisti internazionali, da Jacob Collier a Brad Mehldau, dall'orchestra di piazza Vittorio a Musica Nuda”. Per cui, la chiosa di Franchellucci, “io per sempre gli dirò grazie”.