di Francesca Pasquali
FERMO - È Francesca Cognigni la vincitrice della borsa di studio
"Roberta Fentini". La ragazza vive a Porto San Giorgio e frequenta il
quinto Scientifico “Calzecchi Onesti”. Con una media di 9.36, si è
aggiudicata i cinquecento euro messi in palio dalla famiglia e dagli
ex compagni di classe della giovane mamma scomparsa cinque anni fa.
L’iniziativa, giunta alla quinta edizione, premia lo studente di
quarto più bravo del liceo fermano. La cerimonia a distanza c’è stata
stamattina. «In questo momento di studio un po’ particolare, è un modo
per testimoniare che, nonostante siamo distanti, non ci siamo
fermati», ha esordito Romina Fentini, sorella di Roberta.
Collegati da casa, c’erano i diplomati del ’95, compagni di classe
della donna morta dopo una malattia, gli insegnanti e gli alunni di
oggi. «Stiamo lottando contro questo fantasma che è il virus. Viviamo
un momento delicatissimo, sbaragliati dalla preoccupazione, ma
l’importante è avere l’entusiasmo per andare avanti», ha spiegato la
preside Marzia Ripari. «Da un lato – ha aggiunto –, siamo presi dal
desiderio di avere il contatto. Dall’altro, la delicatezza della
situazione ci permette di entrare nelle case dei ragazzi che in questo
periodo si sentono un po’ soli e di attenzionarne bisogni e
difficoltà. Anche se i docenti sono affaticati e stanchi, la didattica
a distanza aiuta a mantenere un contatto con la scuola, ma è
estremamente faticosa. La speranza è di poterci rivedere in classe. Ci
stiamo organizzando per poter tornare il 7 gennaio». «Il mondo della
scuola sta soffrendo tantissimo in questo momento. Bisogna dimostrare
che si può continuare a studiare e rendersi conto che la libertà è
anche la capacità di poter scegliere e che il poter scegliere passa
attraverso lo studio», il commento della consigliera regionale Anna
Casini.
Sugli schermi i volti si alternano. Un ex alunno è collegato dalla
Grecia. Vite che negli anni si sono separate, senza perdersi mai del
tutto. «Vi auguro di avere e crearvi un gruppo di amici che, dopo
trent’anni, possa essere così unito. Nella vita è una marcia in più»,
le parole del vicepresidente della Provincia, Stefano Pompozzi, ai
liceali di oggi. I ragazzi ascoltano. Quelli che giovanissimi lo sono
stati qualche anno fa ricordano la nascita del premio. Era il Natale
2015. Storditi dalla morte della loro ex compagna di classe, si erano
ritrovati a cena. Cercavano un modo per conservarne la memoria.
«Roberta era una delle migliori persone tra noi. Non solo perché era
brava a scuola, ma perché era curiosa e simpatica. Ci faceva copiare i
compiti, senza essere secchiona. Ancora oggi non ci crediamo che non
ci sia più», il ricordo dell’ex sindaco di Moresco, Amato Mercuri,
come gli altri, compagno di classe della giovane donna. È stato lui,
stamattina, a suonare il campanello di Francesca. Emozionata e
sorridente, la studentessa è uscita di casa per ricevere la pergamena
ricordo e il premio.