SANT’ELPIDIO A MARE – Cinque giorni da non perdere al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano. Al Pac, grazie al supporto della Tod’s, verranno esposte 34 fotografie che raccontano il mondo di San Patrignano, il suo essere luogo di rinascita.
“Opere che – spiega l’azienda guidata da Diego Della Valle in una nota – saranno in vendita, il ricavato andrà a supportare nuovi progetti della comunità”.
Il titolo della mostra è ‘Scatti di indipendenza’, gli scatti sono di Giovanni Boschini, supportato dal creativo Marco Petrus. Boschini è nato in comunità ed è figlio di due responsabili di San Patrignano. Si è trattato di un vero e proprio lavoro immersivo, che lo ha portato a vivere per due mesi a stretto contatto con i ragazzi e le ragazze della comunità. Foto in bianco e nero.
L’impatto di Petreus sulle foto è a livello cromatico, ha contrapposto al bianco e nero di un passato e un presente difficili, i colori di un futuro che torna lentamente a sorridere, esaltando con tinte accese alcuni particolari, piccole cose che lentamente portano luce e speranza.
“Non è facile raccontare la comunità e i tanti stati d’animo di chi è in percorso, ma Giovanni e Marco sono riusciti a farlo al meglio. Il bianco e nero delle foto va all’essenza del percorso di ogni ragazza e ragazzo, un percorso fatto di fatica, amarezze, rimpianti, ma come sottolineato dai colori utilizzati da Petrus, esaltato giorno dopo giorno da piccole conquiste che spingono ognuno di loro a fare un ulteriore passo avanti per riappropriarsi della loro indipendenza. Un progetto che ha entusiasmato gli stessi ragazzi delle decorazioni” aggiunge Sandro Pieri, responsabile settore decorazioni di San Patrignano.
Alle foto si aggiungono le cornici realizzate dai ragazzi del laboratorio di ebanisteria della comunità e decorate manualmente dai ragazzi che seguono le carte da parati. “Il nostro supporto è per favorire la crescita della formazione professionale in comunità per il successivo reinserimento lavorativo delle ragazze e dei ragazzi in percorso” aggiunge l’azienda che da anni è al fianco della comunità, dove vengono prodotte anche delle esclusive borse griffate con i pellami di Casette d’Ete.
Dal 1978 a oggi San Patrignano ha accolto oltre 26.000 persone, offrendo loro una casa, l’assistenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare, di imparare un lavoro, di cambiare vita e di rientrare a pieno titolo nella società. Attualmente gli ospiti sono circa 800.
“Essendo nato e cresciuto a San Patrignano, per me la comunità è sempre stata la normalità. Un posto che davo per scontato e che pensavo di conoscere a memoria. Probabilmente, nella mia infanzia, la comunità è stata come un’isola felice priva di pericoli. Una bolla capace di proteggerti dall’esterno ma insidiosa nel momento in cui si sceglie o si è costretti a mettere il naso fuori dalla porta. Iniziare a fotografare la comunità e la quotidianità dei ragazzi è stata per me una sorta di terapia e di confronto con me stesso e con la comunità” spiega Giovanni Boschini.
“Quello che vedrete non è un reportage documentario, è il racconto di un’artista che con l’ausilio della sua fotocamera ci restituisce un’esperienza di vita estraniandosi dal contesto realistico. I suoi personaggi sono immersi in un’atmosfera di sospensione, come se il tempo si fosse fermato, inceppato, in una silenziosa attesa di prospettive future, di riscatto. Sembra un’operazione semplice, non lo è, in arte la semplicità è una conquista” aggiunge Petrus.
La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile da mercoledì 6 a domenica 10 novembre dalle ore 10.00 alle 19:30 e giovedì 8 dalle ore 10.00 alle 22:30. Durante la mostra sarà possibile acquistare le opere prodotte in un mondo in cui svolgono la loro attività 109 operatori volontari e 275 tra collaboratori e consulenti, il 40% dei quali provenienti dal percorso di recupero.
r.vit.