SANT’ELPIDIO A MARE – “L’amministrazione comunale intende procedere alla progettazione, costruzione e gestione di una casa funeraria con annesso tempo crematorio, adiacente al civico cimitero di Cura Mostrapiedi, alla luce di una sempre più favorevole accettazione di tipo sociale ed etica della pratica della cremazione che, tra l’altro, ha assunto nel tempo una sempre una maggiore diffusione anche nel territorio comunale”.
Questo un passaggio della delibera di Giunta del 17 febbraio 2020 del comune di Sant’Elpidio a Mare. Ad approvare il percorso da 2,3 milioni di euro il sindaco Alessio Terrenzi e gli assessori Mirco Romanelli, Norberto Clementi, Alessio Pignotti, Gioia Corvaro. Era invece assente Giulia Ciarapica. Il motivo è semplice: “Progetto coerente con le esigenze dell’amministrazione; economicamente conveniente e pertanto, presenta i requisiti di pubblico interesse”.
Oggi, a distanza di due anni, a pochi giorni dal voto, diventano tutti contrari al forno crematorio in zona Cura Mostrapiedi. “Solo che gli unici che hanno detto sempre no siamo noi” sottolinea il candidato sindaco Gionata Calcinari a nome di una minoranza che al voto va divisa, con il consigliere Greci che ha però saputo portare sul fronte del no proprio chi il forno crematorio lo voleva, ovvero Terrenzi.
E sul ‘no’ è dirottata anche la coalizione di centrosinistra guidata da Fabiano Alessandrini, anche se presenta gli stessi assessori che votarono per il sì. “Il prossimo consiglio annullerà l’atto” dichiarano gli ex favorevoli. “Ma allora poteva farlo la stessa giunta che l’ha approvato” conclude Calcinari.
redazione@laprovinciadifermo.com