GROTTAMAMRE - Sei giovanissimi su 10 sostengono di soffrire di una qualche forma di disagio dovuto proprio al contesto in cui vivono. Questo emerge da una ricerca condotta da Skuola.net, insieme al team di psicologi e psicoterapeuti dell’Associazione Nazionale Di.Te. che è partner del progetto Road che vede protagonisti la cooperativa Il Faro e la Fondazione Carisap.
Proprio DiTe ha ricordato a tutti che "le nuove tecnologie, incluso il cellulare, non dovrebbero essere demonizzate in modo indiscriminato. Rappresentano strumenti preziosi che semplificano la vita in molteplici modi, facilitando il contatto con gli altri. Tuttavia, è importante considerare anche i rischi associati, come le tentazioni dannose che possono portare alla dipendenza”.
Il progetto vuole rafforzare le relazioni interpersonali dei giovani minacciate dall’individualizzazione, da nuove forme di dipendenza e dall’isolamento sociale e migliorare le relazioni familiari e la capacità di autogestione dei genitori. Infatti”.
Road dura 20 mesi e ha come protagonista 100 giovani della zona di Grottammare e venti nuclei familiari. “La sfida è intercettare, poi ascoltare a aiutare ragazzi e ragazze che vivono situazioni di disagio latente o emergente, intercettandoli precocemente nei loro luoghi di ritrovo e interesse come piazze, bar, parchi, e presso le scuole proponendo laboratori socio-ricreativi itineranti, momenti di ascolto e di orientamento, indirizzando i giovani verso proposte socializzanti ad alto valore educativo e verso i servizi già attivi sul territorio”.
Il target è quello tra gli 11 e i 17 anni e genitori con figli adolescenti. Road prevede; servizio di educativa di strada; laboratori itineranti di street art, teatro sociale, musica, workshops di judo e di difesa personale per ragazze, incontri di danza Hip-Hop; laboratori di orientamento motivazionali all’interno delle scuole del territorio; attivazione di sportelli di ascolto psicologico rivolti agli adolescenti e alle famiglie; incontri formativi di supporto alla genitorialità.
Il presidente del Faro, Marcello Naldini, ci crede: “Un progetto che nasce da una rete di enti che collaborano per affrontare le sfide sociali più urgenti, a beneficiarne non sono solo ragazzi e ragazze, ma la comunità. Il sogno è prevenire gli stati di bisogno sociale”.
Aggiunge Manuela Gaspari, che della cooperativa è responsabile dei servizi sociali: “Facciamo uscire il Servizio Informagiovani nel territorio per stringere maggiori sinergie e indirizzare i giovani verso proposte socializzanti ad alto valore educativo”.
C’è bisogno di stare vicino ai giovani, l’ha ricorda la consigliera delegata del comune di Grottammare, Martina Sciarroni: “Sappiamo che la grande sfida di oggi è conquistare la loro fiducia e il loro interesse, e proprio per raggiungere questo obiettivo cerchiamo di stringere sinergie con i professionisti coinvolti in questa progettazione".