FERMO – Ci siamo, o la va o la spacca: i sindaci si giocano tutto per sbloccare la ricostruzione. Presentati dall'Anci gli emendamenti alla Finanziaria per accelerare la ricostruzione post sisma del 2016.
Le richieste, messe a punto dal Coordinamento interregionale delle Anci regionali (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo) dai membri della cabina di regia e dal commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, sono state inviate alla commissione Bilancio e ai parlamentari marchigiani, umbri, laziali e abruzzesi.
Tra le richieste la stabilizzazione del personale, la compensazione per il minor gettito Imu, la proroga delle procedure semplificate per la ricostruzione pubblica e privata per altri cinque anni, lo scorporo delle spese straordinarie sostenute per scongiurare il dissesto finanziario degli enti locali, il rifinanziamento del fondo di 35 milioni già esaurito istituito come contributo in conto capitale alle imprese per investimenti nei territori dei Comuni colpiti, la proroga della Zona franca urbana per altri cinque anni e l'inclusione dell'area del cratere nelle aree ammesse a beneficiare dell'esonero del versamento del 30% dei contributi previdenziali dovuti dai datori di lavoro.
"Siamo ad uno snodo fondamentale - spiega la presidente Anci Marche, Valeria Mancinelli - e, come abbiamo già avuto modo di dire al premier Conte e al Governo, occorre che il pacchetto di emendamenti così come presentato venga approvato. Occorre che la politica faccia la propria parte e si arrivi all'approvazione per archiviare un periodo di incertezze durato quattro anni e consentire finalmente di avviare in maniera concreta e vera la ricostruzione dotandoci degli strumenti normativi e finanziari indispensabili a che ciò avvenga".
È convinta la sindaca della strada intrapresa: “La storia ci giudicherà, come amministratori pubblici, per quello che saremo stati in grado di fare per l'entroterra del Centro Italia".
@raffaelevitali