FERMO – Entrando in Comune a Fermo, c’è una parola che echeggia: fondi europei. Risuona ovunque, non c’è stanza in cui si entri che non sia accompagnata da questa nenia piacevole. Perché è così, la maggior parte di quanto è diventata opera nei 5 anni Calcinaro è stata fatta con risorse regionali e quindi europee. E con quei soldi tanto si farà nei prossimi cinque. Come si intercettano quei fondi? Attraverso progetti. E a farli, quasi sempre, sono i dipendenti dell’ufficio Europa guidato dal dirigente Gianni Della Casa con il fido Fabio Ragonese sotto la regia silenziosa dell’assessore Alberto Maria Scarfini.
E se non sono arrivati dall’Europa i soldi, lo sportello ha saputo trovare risorse a Roma o ad Ancona, via Camera di Commercio. In questa categoria rientrano il milionario Iti Urbano, che cambierà il mercato coperto, i contributi per la Fermo Shopping Experience che ha cercato di dare un sostegno al commercio cittadino, l’immensa riqualificazione di Lido Tre Archi con 8,6 milioni. E poi c’è lo SpazioBetti che farà dell’ex scuola un polo multifunzionale.