PORTO SANT’ELPIDIO – Andrea Putzu, consigliere regionale di FdI, lei segue da inizio mandato la gestione dei fondi europei. Cosa devono aspettarsi le Marche?
“Da dicembre, grazie all’FSE+ Marche 2021-27, sono stati attivati interventi per oltre 168 milioni di euro, corrispondenti al 57% della dotazione complessiva”.
Soddisfatto?
“Abbiamo raggiunto tutti i target intermedi, tanto da diventare benchmark a livello nazionale, occupando il primo posto per impegni di spesa”.
Quali gli interventi principali?
“Al primo posto il potenziamento delle politiche attive del lavoro, 85,5 milioni di euro, 18 milioni in più, grazie ai quali si attivano una serie di azioni: creazione d’impresa (9 milioni); borse lavoro (5 milioni); borse ricerca (4 milioni)”.
Altre voci in campo lavorativo?
“Ogni azione mira a supportare chi è in cerca di occupazione. Ci sono anche fondi per le politiche di pari opportunità sul lavoro, 15 milioni di euro, e altri 8 per la conciliazione. I fondi destinati alla formazione permanente passano a 2 milioni di euro, individuando altre fonti di finanziamento, come il Pnrr, che garantiranno la continuità di queste attività senza gravare sulle risorse del PR FSE+”.
Europa è giovani, come si supportano?
“Ci sono 41 milioni sul tavolo a cui si aggiungono altri 2,5 milioni per gli ITS, insieme vogliamo formare nuove competenze per il mercato del lavoro, aumentando il numero di giovani coinvolti, che entro il 2029 supereranno le 8.200 unità”.
Putzu, il contesto economico è in continua evoluzione. Come rispondete ai bisogni sociali?
“Penso ai tirocini di inclusione, alla formazione dei soggetti svantaggiati. Anche i servizi di supporto sociale e assistenziale beneficeranno di una revisione al rialzo, con l’incremento delle strutture coinvolte, che passeranno da 23 a 30 enti pubblici e privati, al fine di garantire un accesso più ampio e capillare ai servizi per le fasce più fragili della popolazione”.
Putzu, è soddisfatto?
“Con l’atto amministrativo votato in Consiglio regionale sfruttiamo al meglio le opportunità di finanziamento disponibili, agendo con responsabilità e visione strategica, riallocando i fondi in modo da rispondere in maniera più efficace alle esigenze emergenti e confermando il nostro impegno per una Regione Marche più dinamica e inclusiva”.