FERMO – La scelta era chiara: riempire Fermo e dare un segnale chiaro: i fine settimana d’ora in poi vanno vissuti tra monumenti e quadri. Per farlo, l’amministrazione Calcinaro ha presentato ‘Palco in fiore’ con un programma davvero ricco. Perfino troppo. Era difficile perfino girare tra le bancarelle del mercatino, che da protagonista è diventato il supporto delle altre iniziative. Ad aiutare i tanti turisti, una cartellonistica efficace che permetteva di muoversi senza perdere le principali attrazioni. .
Musica e danza sul palco di piazza del popolo davanti alla biblioteca, un palco enorme su cui si perdevano i ballerini ma che di certo ha permesso alle tante famiglie di seguire figli e figlie. Un palco per il teatro invece in piazzale Azzolino che ha scontato due piccoli problemi, superati solo grazie alla bravura della compagnia: il primo era il sole, che sul piazzale tramonta e praticamente ha obbligato tutti a posizionarsi di lato lasciando il vuoto davanti agli attori; il secondo è che il teatro da che mondo e mondo vuole almeno qualche sedia, ma non sono state posizionate.
Ma tutti contenti lo stesso, soprattutto le attività commerciali che si sono riempite ancora di più, dalla pizzeria alla gelateria che si è sbizzarrita anche con fragole e panna. Del resto, quando i gradi son 25, i bar sono i primi a essere presi d’assalto.
Piene le piazze, pieno il corso con i negozianti tutti aperti e pronti a cogliere l’occasione dopo mesi non facili, pieno il teatro dell’Aquila per ascoltare gli speaker del TEDxFermo e piene ovviamente le sale dei musei, dal Mappamondo al Rubens per arrivare al tandem Ligabue – Pende.
La cultura a Fermo non ha bisogno neppure di promozione, tutti sanno che se si parcheggia a ridosso del Girfalco poi non si può saltare una delle attrazioni inserite nel biglietto unico. Figuriamoci nella domenica dell’ingresso gratuito, grazie all’intesa tra i gestori di Maggioli e il comune. Ma il gratis in queste occasioni è pura strategia commerciale, diventa lo zuccherino che poi lascia la voglia di tornare a fare il pasto completo, ovvero guardre con calma ogni sala della pinacoteca per poi godersi il fresco delle cisterne romane.
“Uno spettacolo, oltre 700 ingressi nei musei in poche ore” commenta muovendosi tra la folla il sindaco. In attesa delle giornate di Fermo Attivo, la prima vera domenica di primavera fa ben sperare Mauro Torresi, che in Giunta ha il complesso compito di coniugare commercio ai settori delle colleghe Lanzidei e Cerretani, ovvero cultura e turismo.
