di Francesca Pasquali
FERMO - Si spacciavano per poveri per non pagare il ticket, ma poveri
non erano. La Guardia di finanza di Fermo ha beccato, e multato,
cinque furbetti che avevano dichiarato redditi di molto inferiori
rispetto ai reali. Dagli accertamenti era, infatti, emerso che i
cinque, tutti ultracinquantenni, non avevano autocertificato una parte
dei redditi percepiti nel 2015, per ottenere prestazioni sanitarie
gratuite nel 2016. Oltre alle somme indebitamente percepite, i cinque
dovranno pagare le relative penali e gli interessi. Attraverso
l’incrocio dei dati e delle notizie in possesso dei finanzieri con le
informazioni delle banche dati, l’indagine, che riguarda la provincia
di Fermo, è stata circoscritta a una ristretta cerchia di persone,
individuate attraverso un’analisi di rischio predisposta, a livello
centrale, dal Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi
comunitarie di Roma.
Controlli di questo tipo si stanno intensificando nell’ultimo periodo.
Il prolungarsi della pandemia sta, infatti, facendo aumentare le
richieste di sovvenzioni pubbliche. Da qui, le verifiche della Guardia
di finanza, per sincerarsi che a beneficiare delle agevolazioni siano
persone realmente bisognose e che gli aiuti non vadano dispersi.