FERMO – E siamo sempre lì: Maurizio Vecchiola, ad di Finproject. La Fermana è in difficoltà e si continua a tornare indietro nel tempo. A quello che, stando a tifosi, membri del cda e perfino sindaco, avrebbe dovuto fare chi è fuori dal Cda da anni e che di milioni nel corso della sua presidenza, prima, e della main sponsorship, poi, ne ha messi tanti.
Quest’anno, dopo averlo annunciato da tempo, è uscito di scena totalmente. E il sindaco Paolo Calcinaro lo sapeva, considerando che Vecchiola non è semplicemente uscito dal campo del Recchioni ma ha cambiato settore di investimento. Decine di migliaia di euro, alla città, li ha investiti l'azienda senza esitare nel teatro dell’Aquila con una importante sponsorizzazione della stagione della lirica. Che a Fermo conta e pure tanto.
Ma soprattutto come Finproject ha fatto una scelta di welfare aziendale del valore di 2milioni di euro. Tutti i 700 dipendenti del gruppo guidato da Maurizio Vecchiola hanno ricevuto un bonus da tremila euro che ha reso il 2023 più roseo, in tempi di inflazione e tassi rialzati. Una scelta, come quella che per anni ha permesso alla Fermana campionati sereni, play off. Scelta che oggi spetta a qualcun altro garantire, con buona pace di istituzioni e attuale proprietà.
Non solo, Eni, di cui l’azienda marchigiana è oggi una costola, ha deciso che verrà stabilmente incrementato del 45% il valore del buono pasto elettronico riconosciuto nelle giornate di smart working e riconosciuto un bonus carburante o ricarica elettrica del valore di 200 euro. “Il capitale umano è il fondamento di Eni (20mila dipendenti), impegnata nel proprio percorso di trasformazione energetica" commenta il gruppo.
Raffaele Vitali