MONTE URANO - Sono tre le iniziative legate alla Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne che si terranno a Monte Urano in tre differenti momenti.
Si parte con l'incontro di domenica 26 novembre presso la Biblioteca Comunale Ada Natali, voluto dall'Amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni On The Road e Commoun Babble. Alle ore 11, ad aprire, sarà l'intervento di Chiara Ferrari, coordinatrice del Centro Antiviolenza Percorsi Donna e della casa rifugio. A lei spetterà il compito di di far capire qual è l'importante ruolo ruolo che i centri antiviolenza svolgono sul territorio.
A seguire sarà inaugurata la mostra dei progetti artistici realizzati in occasione del FemFest 2023. Si tratta di "È bruciare" di Alice Gualandi, "For three hundred and sixty-five days I had nothing" di Claudia Professione e Sframmenti.
Alle arti figurative e alla potenza dei messaggi da esse veicolati è dedicato il progetto "In altre parole" del collettivo jesino Pensiero Manifesto. Si tratta di dieci differenti manifesti che nei prossimo giorni verranno affissi sui muri del centro storico. Sono caratterizzati da una grafica di grande impatto visivo e, attraverso quest'ultima, scardinano i luoghi comuni di un linguaggio che taglia trasversalmente i contesti comunicativi quotidiani. Il collettivo mette i propri messaggi visivi a disposizione dei Comuni che, come Monte Urano, scelgono di aderire per far si che nelle strade e sui muri di città si leggano i fatti in altre, differenti e chiare parole, perché troppe volte "la vittima diventa altro: un po' complice o un po' colpevole di aver innescato una reazione incontrollabile dell'uomo. Non ci sono mostri. Non ci sono delitti passionali. Non ci sono ossessioni. Non esiste troppo amore o gelosia", come si legge nella descrizione del progetto. A chiudere le iniziative che ruotano attorno alla Giornata del 25 novembre, una fiaccolata che sfilerà per le vie di Monte Urano fortemente voluta da Casa Sandra, il centro che accoglie le donne in difficoltà e che proprio qui ha sede. L'iniziativa si terrà sabato 2 dicembre alle ore 17. A spiegare il filo rosso che collega i tre momenti e ne motiva con forza l'organizzazione è l'Assessora alle Politiche Sociali Loretta Morelli: "La cronaca registra un femminicidio ogni due giorni e ogni volta la donna è vittima per lo stesso motivo: essere donna in una società patriarcale, essere donna-oggetto, proprietà di qualcuno. Provo indignazione e rabbia e questi sentimenti, uniti alla sempre maggiore consapevolezza di quanto accade intorno a noi, ci portano a rafforzare il nostro impegno nello scardinare questo tipo di cultura. A Monte Urano non abbiamo mai smesso di dedicare il nostro impegno ad azioni di sensibilizzazioni, svolte soprattutto nelle scuole e rivolte ai giovani. Per arrivare a loro, stimolare confronti e attivare un dialogo, usiamo l'arte, le parole e forme di comunicazione a loro vicine. Non possiamo tirarci indietro, perché non è una questione politica e non lo è mai stata".