PORTO SAN GIORGIO - Troppo bella questa Poderosa. Speriamo che Cagnazzo, coach di San Severo ex Jesi, torni il prima possibile. Impalpabili i pugliesi, incapaci di prendere un rimbalzo, completamente in difficoltà nella marcatura di Thomas, lenti nei recuperi. E così la Poderosa ha dovuto solo fare quello che sa: girare la palla, mettere in moto le mani dei tiratori, aprire il pitturato per le percussioni del suo americano. Thomas è stato il protagonista indiscusso dei primi venti minuti, quelli in cui serviva la massima concentrazione, perché San Severo aveva saputo reagire a ogni tentativo di spallata. Poi, però, se nel terzo quarto Mastellari infila quattro triple, puoi anche invocare padre Pio, ma di vincere non hai nessun possibilità.
A questo va aggiunto che Franco Ciani ha nei primi due quarti ruotato intelligentemente tutti i suoi uomini. Perfino Berti, un po’ per necessità, i falli troppo veloci di Thompson, un po’ per merito, perché poi il lungo in campo ha fatto valere i suoi centimetri stoppando per due volte i giocatori di San Severo e togliendosi anche il gusto di segnare (43-30).
Tanta Poderosa in questa partita in cui nessuno si è accorto dell’assenza di Palermo. Anche perché i primi minuti di Bonacini sono stati da applausi, con il capitano che punta il ferro come un toro il mantello rosso. San Severo in mezzo alla marea gialloblù è naufragata, dimenticando in fretta il vantaggio iniziale (2-5) in un primo quarto segnato dai tanti falli in attacco.
Se Berti è stato un lampo che ha rasserenato il pubblico, Marulli, neo acquisto, ha caricato anche i compagni grazie a un primo canestro in contropiede perfettamente concluso insieme a Bonacini e poi nel quarto periodo con due triple che hanno mandato in fumo la zona di Cagnazzo, che aveva ripotato i suoi da -25 a -17 (76-59).
Squadra serena e concentrata, che non ha mai dato a San Severo la possibilità di rientrare, come avvenuto in passato. Su questo deve e può lavorare la Xl Extralight che ha punti nelle mani e soprattutto presenza difensiva, ancora di più se i lunghi fanno il loro dovere intimidendo gli avversari.
La fotografia finale è ancora per Berti. Il suo movimento a 4’ dalla fine del match dopo passaggio di Bonacini è perfetto: finta, palleggio e appoggio morbido. È l’84-65, il resto del match serve solo per le statistiche, per una volta lusinghiere con i gialloblù, e per far urlare alla splendida curva piena di giovani ragazzi di Camerino, ospiti di Getby, la loro passione per il basket e la Poderosa (98-74 il finale).
Raffaele Vitali