FERMO – Il giovedì per Fermo è un giorno di festa: si riparte con la 39esima edizione del Mercatino “che per me è uno dei legami identitari con la città” ammette Micol Lanzidei. “Un fiume di persone che porta commercio, economia. Ma soprattutto crea legami con la città, con le passioni che passano per i libri antichi come per gli oggetti degli artigiani. Ognuno che arriva a Fermo il giovedì lascia un pezzetto della sua anima in città” aggiunge presentando la nuova edizione dalla terrazza del Belli che domina il Fermano.
La presidente del comitato permanente Daniela Del Bigio punta sull’emozione che genera la manifestazione, quel quid che rende il giovedì unico nel panorama regionale: “Il direttore è la nostra parte operativa, il comitato con Zappalà, Luzi e Orsini, è un gruppo di amici che sognava un grande mercatino dell’antiquariato e che alla fine ha dato vita a qualcosa di diverso. La caratteristica è che non si trovano mobili di valore da migliaia di euro, ma oggettistica da scegliere. È il visitatore che deve mettersi in gioco nella ricerca. Ogni espositore ha un modo di esporre, non ci sono i gazebi tutti uguali. E anche per questo il mercatino regge e si conferma l’evento che crea un’atmosfera gioiosa che spinge le persone a mangiare fuori, a incontrarsi”.
Immancabile il rapporto con la biblioteca, con la loggetta che torna al centro delle visite permettendo uno sguardo unico su piazza del Popolo. “E poi la novità del Lettura day, con i visitatori che potranno leggere ad alta voce per 5 minuti il proprio testo” prosegue l’assessora.
Luogo polveroso e chiuso? La biblioteca di Fermo è ben altro: “Siamo un luogo fresco e ricco di possibilità. Quest’anno l’assessora ci ha chiesto di ripartire anche con le attività un anno fa frenate. Parliamo ai giovani, non solo agli esperti. Da qui due iniziative che si affiancano all’affaccio dalla loggetta. Abbiamo aderito al ‘Lettura Day’ nazionale, che in tutta Italia cade di giovedì. In 5 minuti, ogni persona può portare il proprio libro delle emozioni e leggerne una pagina all’interno della sala lettura. E poi – spiega la direttrice Leonori - c’è la mostra nata con ‘Manifattura Paoloni’ che ha scelto la Sala del Mappamondo per un suo servizio. Si potrò ammirare la collezione ‘pagine di moda in biblioteca’ con riviste che percorrono moda e stile nel corso degli anni.
Nei numeri entra Bibi Iacopini, il direttore artistico. “Il 12 luglio, con la tratta dei barberi della Cavalcata dell’Assunta, il mercatino si terrà il giorno prima, mercoledì 11. Unica data che cambia fino ad agosto. Studiando le carte, ci siamo resi conto che a oggi abbiamo riempito 361 giovedì di Fermo, praticamente un anno di vita regalata alla città. La gente ormai viene a prescindere dalle bancarelle, vuole respirare la vitalità frutto di storia, luci, colori, incontri e sorrisi”.
C’è un buon ricambio di espositori, che in totale sono 160 e arrivano da Napoli, Bologna e tanti dalle Marche. Dall’estero arriva il ‘solito’ belga e poi tanti inglesi e un’antiquaria polacca. Due le chicche per il direttore: una signora inglese che viene da Amandola e ogni giovedì farà vedere come viene realizzata la carta; dei giovani che mostreranno quello che si produce con il legno, con un banco molto grande di sei metri. Non ci sarà il mercatino dei bambini, per evitare ulteriori assembramenti, ma viene recuperato dall’Amministrazione il venerdì in piazzale Azzolino dalle 18.
“Nuovo impianto di amplificazione per il centro storico e gli ascensori completati dal grande parcheggio del terminal sono le aggiunte tecniche che attendevamo con ansia” aggiunge Iacopini ringraziando il sindaco per il supporto. Del resto, anche Paolo Calcinaro è cresciuto tra quelle bancarelle e brindando alla nuova edizione lo ricorda col sorriso.
Musei e negozi aperti, buon cibo e cocktail: tutto ruota attorno al mercatino. “E ogni giovedì cambia, perché ci saranno i madonnari, i mimi, i musicisti, nulla di programmato che va scoperto” ribadisce la Del Bigio. Corso Cefalonia è di nuovo completamente coinvolto con piccoli e tanti espositori. Un occhio sempre sulla sicurezza: “Faremo una campagna per tenere le mascherine la sera. E poi girano i segway di TourisMarche per controllare che non ci siano problemi e per dare informazioni utili ai turisti” chiosa Iacopini
Il budget è fatto dagli introiti degli espositori, “che sono sempre bassi essendo una manifestazione non a scopo di lucro ma turistica-promozionale”, due sponsor, Carifermo e Solgas, e il Comune. Che l’estate abbia inizio, sapendo che Fermo attira a prescindere “visto che tanti espositori hanno difficoltà a trovare un posto per dormire, è già tutto prenotato”.
E siccome nulla deve mancare per l’inaugurazione del primo luglio, chi visiterà la mostra del fotografo Eriberto Guidi, che si chiude giovedì al Terminal, riceverà in omaggio il catalogo dell’esposizione che ha raccontato il mercatino nel corso degli anni, proprio con gli scatti di Guidi.
Raffaele Vitali