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Finale playoff, la Yuasa Battery è troppo bella. Gara 1 perfetta, Mattei mura e Breuning schiaccia

21 Aprile 2024

GROTTAZZOLINA – La prima è andata, meglio di così la Yuasa Battery non ptoeva sperare.

La finale playoff è iniziata. Da un lato la dominatrice della stagione regolare, la Yuasa Battery. Dall’altro la Emma Villas Siena che con Cuneo era considerata a inizio stagione la favorita, era appena retrocessa dalla Superlega. Una finale però tutt’altro che annunciata, vista la fatica che hanno dovuto fare per superare Ravenna e Porto Viro.

Gara 1 si gioca al PalaGrotta come sempre gremito. Anche la stampa ha cambiato posto per lasciare venti posti a dei fortunati tifosi che altrimenti sarebbero rimasti fuori. L’adrenalina è al massimo, la gente comincia a riempire il palazzetto un’ora e mezza prima del fischio degli arbitri, il numero uno è Serena Salvati.

Il primo set è adrenalinico. Squadra concentrata, ognuno porta il suo mattoncino, anche se alla fine, per chiudere il primo set, è decisivo l’attacco di Breuning che in diagonale o al servizio resta un rompicapo per la difesa dei senesi. Se il biondo ha messo a terra più punti, i due centrali hanno presidiato la rete togliendo sicurezza ai forti schiacciatori ospiti. Questo ha permesso di non accorgersi dei tre servizi sbagliati da Fedrizzi, che ha avuto così il tempo di scaldarsi ed entrare in partita grazie al lavoro dei compagni. Il tutto è stato accompagnato dal pubblico di casa, da un lato lo spicchio arancione degli Skapigliati, ma è tutto il palazzo a essere coinvolto prima nella coreografia con cartelli dal messaggio chiaro, #crediAmoci, e poi dallo speaker che riempie ogni momento to di pausa.

Se Breuning è il problema, il coach cresciuto a Falconara sa come rimediare. Primo attacco e subito un grande muro sul numero 8 di Grottazzolina. Un messaggio anche a Marchiani che deve subito cambiare. Presto detto, a metà del secondo set, si scatena Mattei. Due muri consecutivi lo caricano a mille e quando arriva al servizio scopre di avere un braccio infuocato, stile cartone giapponese. Perché la difesa dell’Emma Villas va completamente in tilt. Dopo il primo servizio due giocatori si scontrano e la palla cade a terra, quello successivo è un ace, al terzo ci pensa Breuning a contrattaccare e poi al quarto arriva Fedrizzi. E’ il maxi break che porta la Yuasa Batteri sul 19-12. In un amen.

È troppo per Siena che mette in panchina Krauchuk e non può che alzare le mani, ma non per murare bensì per arrendersi e pensare già al terzo set. Anche perché Breuning mette a terra anche palle alte e lente a tre metri dalla rete, come quella del 21-16 che spezza l’illusione di rimonta di coach Graziosi che deve guardare la palla di Copelli raggiungere direttamente la tribuna senza toccare terra.

Se sei una finalista, però, la fame di riscatto è parte di te. L’inizio del terzo set fa capire al pubblico di Grotta perché si stanno giocando il posto in Superlega con Siena. Attacchi perfetti e soprattutto reattività sui contrattacchi in serie della Yuasa Battery. Questione di dettagli, come il fallo di piede di Breuning dopo un ottimo attacco. Prova così a scappare la Emma Villas, con il palleggiatore francese che si diverte anche a variare gli attacchi, fingendo primi tempi per poi chiudere con lo schiacciatore in lungolinea. Prova, perché Breuning e Fedrizzi hanno una idea diversa (13-13).

Il bello del volley è che in quaranta secondi dopo un errore, hai subito una chance di riscatto. Lo sa bene Marchiani che sa come galvanizzare i suoi: Canella passa da una schiacciata fuori di due metri a un primo tempo perfetto. La Yuasa Battery che trova risorse anche dove l’avversario non si aspetta. Vedi capitan Vecchi che si alza dalla panchina e tra servizio e difesa fa impazzire il palazzo e rimette il tabellone a posto, 18-16. Non un dettaglio e il pubblico lo premia: ‘Un capitano, c’è solo un capitano’ è il coro che si alza.

Il volley in fondo è un gioco semplice, se ricevi bene, è difficile che il palleggiatore non metta uno schiacciatore nella condizione di chiudere il punto. Un esempio, la ricezione di Fedrizzi, con tanto di cauta all’indietro con palla precisa sulle mani di Marchiani che deve solo agevolare la giornata di grazia di Breuning. Che come nel secondo set poi si scatena al servizio regalando ace e urla animalesche agli avversari. Può inventare quello che vuole Siena, incluse alcune alzate Super, ma non ha Fedrizzi  che sornione riappare nel momento del bisogno interrompendo i sogni di gloria dei toscani (25-22).

Si va così a gara 2, giovedì alle 19 in quel di  Siena. Il 3-0 di gara 1 fa bene al morale, ma Ortenzi sa bene che serve ancora una vittoria per poter dire ‘missione compiuta’. Di certo, il messaggio dei tifosi è chiaro: #crediAmoci. E quindi, tutti a Siena, politici inclusi, dai sempre presenti Senzacqua a Vesprini, da Marinangeli alla Liberati fino ai vertici del Coni Marche.

Raffaele Vitali

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