PORTO SANT’ELPIDIO - Cosa pensa la Fim Srl della sentenza del Tar Marche è riassunto in una sintetica dichiarazione. I soci, proprietari dell’area fronte mare a Porto Sant’Elpidio, si affidano alla voce sicura dell’avvocatessa Maria Lalla: “Non possiamo fare altro che esprimere soddisfazione per il risultato”.
Il legale, però poi qualcosa lo aggiunge: “La sentenza ha riconosciuto la correttezza dell’operato della Fim che si è sempre impegnata per perseguire la bonifica dell’area. Il ricorso al Tar è stato un passaggio necessario per rimuovere un ostacolo al completamento della bonifica”.
Quello che la Lalla riassume in poche righe è di fondo uno dei passaggi chiave della sentenza del tribunale amministrativo che ha riconosciuto l’importanza prioritaria della bonifica. “Noi – conclude l’avvocato – non ci siamo mai mossi contro qualcuno. L’approccio della società è sempre stato costruttivo, avendo come fine il voler restituire l’area alla fruizione collettiva”.
I passi futuri non li anticipa. Ma è evidente che si dovrà tornare quanto prima in conferenza dei servizi, che è l’organo competente, in cui di nuovo saranno al tavolo proprietà, Sovrintendenza, Arpam, comune di Porto Sant’Elpidio e altri.
Se verrà confermato il vincolo storico, visto che anche il Tar ha compreso che non si può bonificare la struttura senza eliminarla, essendo impossibile anche incapsularla, si procederà con la demolizione e ricostruzione della cattedrale.
Raffaele Vitali