MILANO – La casa del Micam, Fiera Milano, ha chiuso il primo trimestre con ricavi pari a 23,5 milioni di euro, in crescita di 21,9 milioni rispetto al primo trimestre 2021, Ebitda pari a -2,4 milioni, in miglioramento di 7,5 milioni, Ebit pari a -14,2 milioni, in miglioramento di 6,8 milioni.
Resta la perdita di 13 milioni, in miglioramento di 4,8 milioni rispetto al primo trimestre 2021. “I primi mesi del 2022 - spiega l'amministratore delegato Luca Palermo - confermano il rilancio delle nostre attività e una ripartenza ormai consolidata, dopo avere superato il periodo di crisi legato alla situazione pandemica. Le manifestazioni che si sono svolte nel primo trimestre, dal comparto moda a quello del florovivaismo, hanno riscontrato apprezzamento sia tra le aziende espositrici, sia tra i buyer”.
La pandemia ha impattato, ma non troppo. “Dopo i mesi caratterizzati dalle restrizioni - ha aggiunto - si è aperta una nuova stagione fieristica con la consapevolezza che l'internazionalizzazione del Made in Italy e lo sviluppo economico del Paese siano favoriti, inevitabilmente, dall'industria fieristica italiana. Guardando al futuro, restano tuttavia le incognite legate agli scenari geopolitici internazionali, come la crisi russo-ucraina. Sulla base dei dati attuali è ragionevole ipotizzare che gli impatti potenziali saranno di entità modesta per l'intero 2022 e Fiera Milano continua a considerare il 2022 come l'anno in cui consolidare il percorso di risalita, guardando con fiducia all'attuazione del piano strategico previsto”.