*Auditorium Della Valle, venerdì sera: duecento persone sedute, per lo più under 30, per non dire 25. Sabato pomeriggio, teatro Ventidio Basso ad Ascoli Piceno: 400 persone, almeno la metà under 30. Non c’erano né Tik toker né musicisti, non c’erano star dei videogame e neppure influencer da migliaia di follower.
E allora? C’era qualcuno da ascoltare. E già, perché queste due giornate hanno confermato che c’è ancora chi ha voglia di ascoltare e che forse sono anche più di quanti se ne pensi, o se ne racconti. Soprattutto tra i giovani, che il sistema vorrebbe trasformare in operai intelligenti sacrificando il pensiero, il ragionamento, quello che magari la filosofia può stimolarti.
“Non sentirti in ritardo, ognuno ha la sua volontà”. “Dobbiamo avere fiducia nell’apprendimento”. “Coraggio di cambiare, quello che facevo non mi piaceva. Ero arrivata in alto più per dirlo che per stare bene”. “Non cedere alla sindrome dell’impostore che spesso colpisce le donne”. “In primis bisogna essere interessati davvero a capire”.
Venerdì sera, grazie a Giulia Ciarapica e al team di Loretta Morelli, ad attirare tutti è stata Cecilia Sala, giovanissima inviata di guerra del Foglio, quindi una che ancora scrive sulla carta. Ma Cecilia ha un plus, è una delle ‘regine’ dei podcast. Con i suoi racconti di sei minuti, ogni giorno, riesce a far capire quello che accade nel mondo, le ragioni di un conflitto, di un dibattito e perfino di una buona notizia. E dimostra che non sempre l’età decide chi merita.
Sabato, invece, i giovani sono stati attratti dal TedxAscoliPiceno e soprattutto dalla parola scelta per riflettere insieme: fiducia. Sette speaker, di alto livello, hanno declinato la parola a loro modo. E nel farlo, massimo 15 minuti, hanno tenuto tutti inchiodati alle poltroncine. Perché? Semplice, avevano qualcosa da dire.
Giovani relatori sul palco, inclusa una analista di geopolitica di Limes, Greta Cristini, che a trent’anni viaggia tra Ucraina e Israele, ma che a 28 faceva l’avvocata a New York. Il messaggio? Semplice, cambiare se non si è felici. Rischiare, provarci.
Basterà per dare fiducia a una generazione che sembra fuori dai tavoli che contano? Politica, associazioni e istituzioni possono aiutarli fornendo momenti di incontro e formazione, oltre a una istruzione che gli dia le competenze per scegliere il lavoro e non solo accettarlo.
*direttore www.laprovinciadifermo.com