FERMO - Ci sono infrastrutture non più rinviabili che corrono sui binari. La prima è il cosiddetto anello ferroviario delle Marche, che include la Fabriano-Pergola-Urbino in connessione con Fano, la linea Civitanova-Fabriano e la Ascoli-Porto d'Ascoli-Civitanova; la seconda, ben più ambiziosa, è la Ascoli-Rieti, la ferrovia dei 'Dei due Mari'. Ed è sui due mari che si focalizza l’attenzione, vista la difficoltà di collegare i due lati dell’Italia.
Sogno segreto dell’ex presidente di Confindustria Centro Adriatico, Simone Mariani, che ha avuto il merito di farla diventare una priorità regionale, ora è più di un progetto. “Lo studio che il Presidente della Camera di Commercio Gino Sabatini ha commissionato a Uniontrasporti ha sviluppato, in particolare, una valutazione sugli effetti e gli impatti che la nuova linea ferroviaria produrrebbe sul piano economico e sociale” spiega l’onorevole Guido Castelli.
Opere che rientrano nel masterplan regionale, elaborato dall’assessore Baldelli coni colleghi di Giunta e gli uffici, e che hanno nelal Camera di commercio guidata da Gino Sabatini il loro primo sponsor. Lo studio riguarda il tratto marchigiano da Ascoli Piceno fino al confine regionale tra Marche e Lazio, per un totale di 35 km di linea. Sulla base dei dati raccolti, la valutazione è stata realizzata supponendo una linea a doppio binario elettrificata, il costo è di 245 milioni di euro. “L’obiettivo – ha spiegato Baldelli – è quello di una frequenza di quattro treni al giorno, numero minimo per essere una vera alternativa all’auto”. Bisogna quindi prevedere l’acquisto i 8 treni, con una media di cinque vagoni. Il che porta la spesa totale per i 35 chilometri a 750milioni.
“Sempre nello studio si è proceduto contestualmente anche ad una stima dei benefici che, a vario titolo, si determinerebbero per famiglie, cittadine e imprese qualora l’infrastruttura dovesse essere effettivamente realizzata. La quantificazione complessiva dei vantaggi è pari a € 1.592.961.841” prosegue Castelli.
E non è finita qui. Se la realizzazione della Ferrovia dei due Mari, è in grado di generare un impatto di 1,6 miliardi di euro, e ha un impatto altissimo, un euro investito ne genera più di 2 in termini di benefici. Così come il ‘non fare’ creerebbe un ipotetico danno da 800 milioni di euro nei prossimi 25 anni.
r.vit.