FERMO Si chiama Alessandra Papetti, è di San Benedetto ed è la prima ricercatrice di Fermo Tech, il laboratorio di ricerca per l'innovazione messo in rete da Politecnica delle Marche, Comune ed Euf (Ente universitario del Fermano). L'ingegnera, si è laureata in Ingegneria gestionale a Fermo.
Ora è ricercatrice della Politecnica ed è arrivata da qualche giorno in città, accolta dal presidente del Cucs (Coordinamento universitario per la cooperazione) di Ingegneria gestionale, Archimede Forcellese. Papetti s'è messa subito al lavoro, tenendo lezioni al corso magistrale della sua ex facoltà e facendo ricerca al Fermo Tech, all'ex Buc Machinery. A breve, con lei ci saranno altri cinque ricercatori. Parla di «progetto fortemente voluto che rappresenta una realtà che va avanti, a disposizione delle aziende, per far crescere la tecnologia nei nostri distretti e che dà occasione ai giovani di esprimere il proprio talento», il sindaco e presidente dell'Euf, Paolo Calcinaro.
«Questo – prosegue – costituisce un passo, un obiettivo molto importante perché vuol dire accompagnare territorio e mondo del lavoro con forze, risorse e idee che da qui originano e da qui si fanno strada». All'ex Buc, da luglio, operano i partner di progetto, cioè i gruppi di ricerca della Politecnica delle Marche e dell’Ateneo di Camerino e i ricercatori di imprese leader nell’hi-tech e nel manifatturiero.
«Questo laboratorio – aggiunge l’assessora alle Politiche del lavoro, Annalisa Cerretani – si prospetta come un hub virtuoso non solo per lo sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative a favore delle imprese del territorio, ma anche come centro di progettazione della ricerca industriale in contesti nazionali ed europei, come strumento di valorizzazione di giovani ricercatori locali e di startup innovative».
f.pas.
