di Raffaele Vitali
FERMO – Una stagione ricca, voluta e costruita nota dopo nota. Tante le collaborazioni che permettono di dimostrare che Ezio Bosso aveva ragione: ‘La musica ci spalanca la cosa più bella del mondo, l‘ascoltare’. Da qui parte l’assessora Micol Lanzidei. “Poter toccare con mano, in una conferenza stampa, le passioni e le competenze a disposizione del teatro e dei suoi luoghi speciali, è qualcosa di unico. Lavorare in maniera corale è fondamentale quando si parla di musica” sottolinea l’assessora alla Cultura.
Un programma colorato, diversificato con generi che da novembre a maggio accompagnerà gli appassionati. “Con tante novità, inclusa la possibilità di abbonarsi anche alle singole rassegne, dal circolo di Ave alla Form. Questo perché cresce la collaborazione tra le varie realtà” aggiunge Lanzidei.
Difficile riassumere tutto quello che accadrà nei prossimi mesi, perché si passa dai tre big della musica pop, Baglioni, Allevi e Irene Grandi, a volti che calcano i palcoscenici dei teatri di mezzo mondo, come sir Schiff, dai quartetti più esclusivi al jazz del batterista Sperandio che con i l suo testo musicale è entrato nei conservatori dalla porta principale, dal gospel ai grandi musical Medusa e Aladin.
Ad aprire il tutto è la stagione d’opera affidata alla Rete lirica delle Marche che ha aperto le porte al Cda all’avvocato Giulio Cesare Pascali: “Un direttivo che ha confermato il presidente Francesco Ciabattoni. Novità, oltre a Pascali, presidente del teatro Fortuna e la dottoressa Faraotti di Ascoli. Sabato ci sarà la prima opera, ‘Un ballo in machera’ con residenza al teatro dell’Aquila. Si bissa ad aprile con Madame Butterfly”.
Secondo step con la Gioventù Musicale di Rita Virgili: “Il nostro fine è promuovere i giovani musicisti, senza mai perdere l’anima internazionale. Si parte domenica con Vivaldi e Piazzolla affidato a Marziali al violini e quattro violoncellisti dell’orchestra di santa Cecilia. Dall’auditorium san Filippo si sposta al teatro dell’Aquila con il quartetto di Cremona, reduce dalla tournée in America (visto a Fermo due anni fa grazie al Circolo di Ave). Il loro concerto sarà dedicato ad Annio Giostra. Terza tappa con un trio di fisarmoniche che sa rendere visivamente fantasmagorico lo strumento. Infine il 4 maggio il ritorno a San Filippo con la vincitrice del Postacchini”.
Il conservatorio Pergolesi di Fermo guidato da Igor Giostra, porterà come sempre i suoi talenti “in maniera osmotica dentro il programma del comune mettendo a disposizione il miglior palcoscenico”. L’avvocato sottolinea la crescita delle tipologie musicali e la costante possibilità di usare il teatro dell’Aquila: “Se si suona nel luogo più bello, la musica cresce”. Il Conservatorio ha vinto il bando nazionale che permette di potare il ‘Premio nazionale delle arti’ a Fermo: “Una sorta di X-Factor dei conservatori che si sfidano, dando poi ai migliori il palco fermano con una giuria che deciderà il vincitore. A Fermo il 29 novembre la sfida di canto”. Il 26 gennaio appuntamento con il concerto di docenti e allievi che apre l’anno accademico.
C’è poi Il circolo di Ave che in punta di piedi, con la delicatezza della sua presidente Anna Danielli, si è presa uno spazio importante a Fermo utilizzando location esclusive che da sole valgono il biglietto. “Un cartellone ricco e importante aperto dall’ensemble Brancadoro”. La stagione si divide tra la sala di palazzo Brancadoro, con i suoi 60 posti, per rivivere il percorso intimistico della musica da Camera, e il teatro dell’Aquila. Il 20enne Ettore Pagano sarà il secondo protagonista a palazzo. "Poi, il super ospite, il 5 dicembre, con Sir Andras Schiff, una leggenda del pianoforte. Non si conosce il programma, lui non lo anticipa mai, lo racconta dal palco. A Fermo una delle sei date italiane della tournée del maestro” precisa la Danielli.
A gennaio si torna a palazzo che una volta a stagione ospita una stella. Di nuovo a teatro con l’orchestra Mozart, diretta da Daniele Gatti (22 gennaio). Terzo incontro a palazzo con una maestra franco albanese al pianoforte. Ancora teatro con il violino di Vengerov, per la prima volta nelle Marche, insieme con la pianista Osetinskaya. “Una vera data evento”. Per non perdere il legame con i giovani, il cartellone che ha tanti grandi entra l’emergente Antonio Alessandri, 18enne pianista milanese. Chiuderà il programma un altro quartetto prima degli eventi insieme con il Postacchini e l’esibizione di due giovanissimi concorrenti.
Novità il 14 dicembre con il duo Sollini-Barbatano e il ‘Suono della magia’ “uno spettacolo per grandi e piccini grazie alle illusioni di Antonio casanova” sottolinea il maestro Sollini.
Varietà dei generi è nei musical, si parte il 26 dicembre con Aladin di Stefano D’Orazio, organizzato da Luca Ciarpella, che un anno fa portò La bella e la bestia. Max Laudadio di Striscia interpreta il genio. “Un grande show di due ore che vanta già 70 date programmate in Italia. Previsto un prezzo family per avvicinare ogni età”.
La primavera è nel segno di ‘Medusa e l’inganno degli dei’. “Bello lavorare con Fermo, c’è un’assessora che raccoglie e valorizza le idee. Un musical made in Marche, anzi in Fermano, con 25 persone di staff, quaranta quelle coinvolte. Se ascoltami è la parola chiave della stagione musicale del capoluogo, guardami è quella che accompagna Medusa. Tanti giovani coinvolti, perché vogliamo proprio portare la tragedia nel contemporaneo, grazie al testo riscritto dal regista Rossetti. Originali anche musica e danza”. Il tutto sarà anticipato da un incontro con attori e maestranze con scuole e imprenditori del territorio, per far capire il lavoro che c’è dietro un’opera così grande.
Dicembre è anche il mese in cui inizia ‘Ritratti in musica’ affidata a Cantiere Eventi e al direttore artistico Michele Sperandio: “Il 29 dicembre appuntamento leggero e di qualità con i Classici Estemporanei, progetto di Lorenzo Girelli, che ripercorre il cantautorato italiano. Non potendo usare la ‘sala dei ritratti’, concerti al teatro. il 23 febbraio una ricerca sul canto popolare marchigiano con ‘La Macina’. Domenica 16 marzo Simone Maggio Trio, guidato dal pianista che vive di improvvisazione e jazz nord europeo. Infine, l’11 aprile con le corde di Gionni Di Clemente, reduce da un’estate con Max Gazzè, con i ritmi folk che faranno da filo conduttore fino al contemporaneo grazie alle sue chitarre. Con lui una voce brasiliana e un violinista. Il tutto alla Sala degli Artisti.
Peer il terzo anno con l’associazione Gabriele d’Annunzio arriva il gospel il 30 dicembre. Quest’anno la serata sarà aperta da un gruppo locale, Le Bohemiennes, che ha sede a Montegiorgio e conta di oltre 40 elementi. Poi saliranno sul palco cantanti di Boston, non più Harlem, con i Joyful Gospel Choir che saranno accompagnati da musicisti e non da basi” spiega Andrea Alfieri. A chiudere tutto sarà invece il Postacchini.
In mezzo a fare da unione tra tutte le realtà musicali c’è la Form che ha come direttore artistico il maestro Francesco Di Rosa, uno che il suo oboe l’ha abbinato ai Berliner, al palco della Scala e oggi all’orchestra di Santa Cecilia.
“Sono felice di sentire nominare spesso la Form, mio obiettivo è fare sinergia in modo da avvicinare sempre più persone alla musica classica. Il teatro dell’Aquila è uno dei gioielli d’Italia, è tra i primi cinque, e usarlo è sempre un piacere. Con il conservatorio e la GM collaboriamo, e devo dire grazie anche all’arcivescovo visto che il quarto appuntamento si terrà a Fermo. Noi ci muoviamo con 60-85 elementi. Si parte con il classico concerto di capodanno con due parti, una dedicata ai grandi compositori italiani, e una con i valzer di Strauss” aggiunge Di Rosa.
Arriverà poi a fermo come direttore Nicola Piovani con un concerto tra musiche da film con il violoncello di Ludovica Rana ad arricchire la Form. “Terza tappa insieme con i migliori studenti del conservatorio di Fermo e di Pesaro, un concerto che prevede 85 elementi, faremo anche le prove a Fermo. Infine, il requiem di Mozart, che mancava da tempo, e che sarà a ingresso libero al Duomo” prosegue il maestro che poi, rivolgendosi agli altri organizzatori, “sono pronto a tante altre collaborazioni” chiosa il maestro Di Rosa.
Per tutti gli appuntamenti la biglietteria del teatro dell’Aquila è a disposizione.