FERMO - “Questa è la formazione che funziona e che permette ai giovani, e meno giovani, di entrare con le giuste competenze nel mondo del lavoro. Gli Ifts si sommano ad altri percorsi, come il 4+2 che mette al centro l’ITS, realtà che garantisce il 93% di assunzioni nelle Marche, e ai contributi per la creazione di impresa. Questo deve far capire a tutti che il sistema imprenditoriale ha voglia, oltre che bisogno, di assumere. L’importante è ascoltarsi, creando percorsi efficienti che mettono insieme pubblico e privato” sottolinea il presidente di Confindustria Fermo, Fabrizio Luciani.
Parole che accompagnano l’ingresso nel mercato del lavoro di sedici nuovi ‘Tecnici superiori per la sicurezza delle reti e dei servizi in cloud’, studenti che hanno superato una complessa seduta d’esame, scritta e orale. Un corso IFTS frutto di 800 ore di lezione, di cui il 40% in stage che ha permesso di ottenere la qualifica EQF4.
“Tutti tecnici specializzati con competenze avanzate nella progettazione, gestione e implementazione di sistemi informatici, nella loro sicurezza e anche nello sviluppo di tecnologie basate sul cloud computing” spiega Gianluca Petroselli, coordinatore del corso che ha come capofila Confindustria Fermo.
A presiedere al commissione è arrivato Maurilio Cestarelli, il funzionario della Regione da anni impegnato nel favorire la formazione professionale suo territorio. “L’Ifts prevede partenariato pubblico e privato e mira a creare figure necessarie e di alto livello. Un corso che fa parte dei fondi destinati dalla regione al pacchetto istruzione. Che ben si abbina all’ITS, il corso biennale che riconosce una qualifica EQF5”.
Il piano regionale è chiaro e si allinea alle indicazioni del ministero: “E’ in uscita – anticipa Cestarelli - il decreto del ministero dell’Istruzione che lancerà in campus a livello regionale, in cui si troverà tutta la filiera tecnologica, dal 4+2 agli Ifts”. Una grande opportunità quella del campus, in pole c’è Porto sant’Elpidio, che da settembre vedrà partire anche il liceo Made in Italy.
Il partner del corso sono stati l’Università Politecnica delle Marche, l’Itet Carducci Galilei, che ha ospitato lezioni ed esame, l’azienda MyOffice e l’ente di formazione 9000uno.
Il corso di 800 ore ha coinvolto occupati e disoccupati delle province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata. È iniziato il 26 febbraio 2024 ed è terminato il 17 aprile. “Ne sono uscite figure molto ricercate. Anche a livello di imprese artigianali, viste le direttive europee. E infatti, oltre a società di servizi, alcuni dei nuovi tecnici saranno operativi all’interno di aziende manifatturiere” riprende Luciani.
Si erano presentati 45 corsisti, ne sono stati selezionati 20, più cinque auditori, come da bando. “L’80% degli iscritti disoccupati ha già, grazie allo stage, garantito il un contratto” ribadisce Petroselli.
L’IFTS di Fermo ha ricevuto uno stanziamento di 128mila euro. Risorse che hanno permesso di alzare anche il livello delle docenze, che sono anche state rafforzate dopo la selezione dei corsisti, che hanno una età media di 35 anni.
L’ottimo risultato di questo percorso, è di buon auspicio per il nuovo IFTS in partenza, legato al mondo dell’ICT: il bando scade il 24 aprile e prevede sempre 800 ore e una quota di almeno il 50% di donne iscritte.
Crescita personale, opportunità di lavoro, specializzazione: tre pilastri che animano le 800 ore che una persona dedica senza spendere un euro, sapendo tra l’altro di avere di fronte professori altamente specializzati che, indirettamente, sono stati poi valutati dalla commissione d’esame composta, otlre che dal presidente Cestarelli della Regione, da Carlo Senzacqua (Docente del corso con delega di rappresentanza dalla Politecnica), Danilo Federici (Docente del corso con delega di rappresentanza dall’ITET), Leopoldo Zanini e Fabrizio Luciani (imprenditoria), Gianluca Petroselli (formazione professionale).