di Raffaele Vitali
MILANO – La Bit ha sempre il suo fascino. Si passa dall’immenso stand della Sicilia con un led di 50 metri ai colori del mare della Liguria, dall’opulenza sarda allo stand delle Marche dove dominano Vincenzo Nibali, il logo della Lonely Planet e il nome di Raffaello. Sono tre i pilastri del turismo della Regione Marche per il 2020. Il quarto, per tanti, è Tipicità.
Che sta crescendo e che quest’anno farà da volano al primo ristorante gestito da ragazzi con disabilità in apertura, si spera per Pasqua, all’interno della fattoria sociale Montepacini (leggi). “Un progetto in cui crediamo, tanto da investirci molte risorse. Insieme agli alunni dell’Alberghiero, i ragazzi di un nostro Cser diventeranno ristoratori a tutto tondo, dovendo convivere anche con le difficoltò delle gestioni di un ristorante” sottolinea il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro. Non è la sola chicca che dalla Bit viene lanciata durante la prima presentazione di Tipicità, quella ufficiale è in programma nelal sede di Anci Lombardi. La seconda arriva dalla presidente di Coldiretti, Maria Letizia Gardoni: “Il 7 marzo, per l’apertura di Tipicità, abbiamo organizzato un convegno a cui prenderà parte la ministra all’Agricoltura Teresa Bellanova”.
Non può che sorridere Angelo Serri che vede la creatura plasmata insieme con Alberto Monachesi crescere edizione dopo edizione. “Abbiamo creduto in Tipicità, che aveva rilevanza ma un bacino limitato. Siamo riusciti a metterci in rete, prendendo il meglio di noi: il cucinare e il saper fare bene. Nessuno ormai sa dove parte il Grand Tour, merito anche di Paolo Calcinaro che ha saputo cogliere l’occasione non tenendo Tipicità per sé. L’Expo ci ha dato il la e il fatto che oggi ogni angolo della regione sia coinvolto è una vittoria” commenta Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia, regina turista delle Marche, ma soprattutto presidente Anci Marche.
Una bella presentazione, peccato solo che inizia alle 1345, mentre la Bit va smobilitando. Ma il pubblico non manca. Come non è voluta mancare Anna Casini, assessore regionale all’Agricoltura: “In questi anni abbiamo spinto molto sul biologico, finanziato aziende con 100milioni di euro. Un finanziamento che permette la difesa della biodiversità, grazie ad agricoltori custodi del mais otto file o della mela rosa dei Sibillini per fare degli esempi, e dell’ambiente. Agricoltori e allevatori sono costruttori di paesaggio, che è il nostro tesoretto. Non possiamo presentare paesaggi tutti uguali, da qui la necessità di preservare le peculiarità che poi Tipicità rappresenta”:
Tutto pronto quindi per la tre giorni made in fermo che poi si allargherà ad Ancona per Tipicità in blu e a tutta la regione con il Gran Tour, 30 eventi in sette mesi, finanziato dal Banco Marchigiano, realtà sempre più presente che ha voglia di promuovere eccellenze.