FERMO – Il teatro dell’Aquila ormai è di casa su Rai 1. Una volta è per Raf e Tozzi, questa volta per Stefano Accorsi e il suo Azul, uno spettacolo sospeso fra sogno e semplicità, fra amicizia, ironia, fragilità, passione, tifo, musica e colori.
“Oggi sono sul palco di Fermo, un teatro meraviglioso. Ne abbiamo di bellissimi in Italia e questo merita di essere mostrato. Aspetta Mara – sottolinea Accorsi parlando con la Venier durante domenica In – che te lo mostro”. E così, l’attore, impegnato ieri e oggi con Azul, si fa inquadrare con alle spalle i palchi del teatro storico”.
Due giorni nel capoluogo della piccola provincia vissuti senza risparmiarsi, a cominciare dall’incontro con gli alunni per il progetto ‘Scuola di platea’ su cui l’assessora Micol Lanzidei investe tempo e passione.
Dopo il lungo periodo pandemico, Accorsi come tutti aveva voglia di uscire, di vivere. “In Italia gli attori sono dei teatranti, perché lo spettacolo lo portiamo ovunque. È impegnativo, si impara tutto a memoria. Ma il teatro ha una bellezza unica: è vivo. Lo spettacolo nasce per stare davanti al pubblico e ogni volta è diverso, perché c’è un dialogo non scritto con il pubblico che fa cambiare anche quello che ci diciamo noi attori” conclude Accorsi salutando la Venier, perché il pubblico di Fermo lo sta aspettando.