FERMO – Compito non semplice per i comuni: da un lato ci sono i conti da tenere in ordine, dall’altro la necessità di aiutare, ad esempio, le attività commerciali segnate dai mesi di lockdown. “Parliamo di suolo pubblico e tasse. Sottolineo la dignità e la correttezza con cui commercianti, pizzerie e baristi si stanno comportando. Nessuna crisi di panico” spiega l’assessore al commercio di Fermo, Mauro Torresi.
Che avrebbe voluto, come anticipato qualche giorno fa anche dal sindaco Calcinaro, concedere in maniera gratuita l’ampliamento del suolo pubblico a disposizione per bar e ristoranti, ma si è scontrato con le norme.
“Il segretario generale ci ha spiegato che possiamo arrivare all’80% di sconto, quindi il 20% andrà pagato dal privato. Però abbiamo tolto anche la cauzione di 80 metri al metro quadro” aggiunge annunciando lo spostamento di un anno dell’adeguamento al regolamento per l’arredo urbano. Chi non riparte, invece, sono i mercati: “Abbiamo deciso di sospenderli fino al 15 maggio, anche quelli alimentari”.
Se necessario, “ma ancora non abbiamo avuto richieste”, Torresi è pronto a concedere anche spazi ai negozi per poter portare le vetrine all’aperto, dai vestiti all’oggettistica. Ulteriore aiuto dall’assessore al Bilancio Savino Febi: “Abbiamo sospeso la riscossione di ogni tassa, anche quelle rateizzate. Non ancora la Tari, che ha la prima rata a giugno. Ma la rivedremo in sede di approvazione della tariffa, presumo che slitterà e magari la gestiremo con un acconto dopo l’estate a settembre e il saldo a novembre”.
Che poi, concludendo, aggiunge: “Ulteriori agevolazioni le studieremo pian piano che il bilancio prenderà forma e potremo capire dove possiamo agire”.
r.vit.