FERMO – “Avremo una lista, alle elezioni di Fermo ci presentiamo con il nostro simbolo”. Dopo la Lega anche Forza Italia chiarisce il percorso che la porterà a maggio alle votazioni per il dopo Calcinaro. Il sindaco civico che rifiuta i simboli avrà quindi un altro avversario sulla sua strada. E ancora no si è espressa ufficialmente Fratelli d’Italia, che andando da sola creerebbe più di un problema all’assessore Mauro Torresi. “Noi saremo in campo per confermarci seconda forza della coalizione”. Chiaro quindi anche il messaggio che Jessica Marcozzi e il senatore Francesco Battistoni, mandano anche agli alleati di Fratelli d’Italia.
“Marchiamo il territorio e avremo un referente in ogni comune, anche piccolo perché tutte le comunità hanno pari dignità, puntando sui giovani, sulle donne, sui seniores. E daremo vita a dipartimenti di settore che lavoreranno per le infrastrutture, per la sanità, per l’agricoltura, per il turismo” ribadisce Battistoni.
Parentesi candidato governatore: “Noi ci rimetteremo alla decisione finale che spetta al tavolo nazionale con i tre leader del centrodestra. Intanto però lavoriamo per essere la seconda forza della coalizione, abbiamo forza, mezzi e classe dirigente, come la nostra capogruppo regionale Marcozzi, per riuscirci” ribadisce Battistoni.
È carica la Marcozzi che sa di poter contare per l’azione di rilancio di Forza Italia sulla voglia di Piero Celani, consigliere regionale di Ascoli Piceno, e sul neo coordinatore regionale che si è ben inserito. Di certo mediaticamente dove è molto presente. “Siamo la forza moderata della coalizione di centrodestra, dai valori liberali e europeisti. Le Marche sono un terreno fertile. Abbiamo il problema dell’A14, quello dei trasporti, i treni sono pochi e lenti, non abbiamo praticamente più un aeroporto. E la Ue ha declassato questa splendida regione. Sull’inchiesta sulla sanità noi siamo garantisti ma bocciamo l’amministrazione regionale per quanto fatto e non fatto in questi anni” prosegue Battistoni.
L’incontro a Porto San Giorgio è stato molto partecipato: “Possiamo cambiare volto alle Marche. Il Centrodestra unito vince, è assodato. E noi dobbiamo essere il secondo partito della coalizione. Cinque anni fa avevamo l’11%, a Fermo quasi il 13%. Dobbiamo confermare quelle percentuali. E, da unica forza moderata, possiamo farlo. Fondamentale è ravvivare la partecipazione, dobbiamo aprirci sempre più a chi vede in noi il collante della società, alla classe operaia asfissiata dalle tasse, ai professionisti, alle nuove generazioni. Torniamo ad essere partecipativi” concludono Marcozzi e Celani.
r.vit.