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Fermo, mozione della sinistra in Consiglio: "Speriamo nell'unanimità, Calcinaro chieda alla Regione di sbloccare la Ru486 nei consultori"

30 Gennaio 2021

FERMO – Si compatta il mondo che si richiama ai valori della sinistra a Fermo. E lo fa, con forza, per condannare le parole dei vertici regionali in merito alla gestione dell’interruzione di gravidanza, ma anche per chiedere alla maggioranza di Fermo guidata da Paolo Calcinaro di esprimersi e di farsi portavoce, anche come presidente della Conferenza dei sindaci, di una serie di richieste non rinviabili.

“Quanto pronunciato in seno al consiglio regionale riguardo l’applicazione delle linee guida ministeriali per l’interruzione di gravidanza con metodo farmacologico ci ha lasciato esterrefatti, ma ancor più consapevoli dell’importanza del nostro ruolo nella difesa dei diritti e della salute delle donne. Anziché assumere posizioni in linea con quanto previsto dalla Legge 194/78 e dalle linee ministeriali, hanno ulteriormente inasprito il dibattito con affermazioni che non avremmo mai voluto sentir pronunciare da chi ricopre determinate cariche di rappresentanza politica”.

Dall’assessore Latini al collega Saltamartini passando per Ciccioli, per Pd e alleati è stato un susseguirsi di posizioni inaccettabili: “Un ulteriore dato allarmante da prendere in considerazione e su cui è necessario mettere mano è il dato dei ginecologi obiettori di coscienza presenti nella Regione Marche, ben il 68,3%. Numero che non garantisce la piena applicazione della legge 194/78 e che rende possibile solo il 6% delle interruzioni volontarie di gravidanza attraverso il metodo farmacologico, decisamente al di sotto del 21% della media nazionale”.

Di fronte a questo le forze che compongono la coalizione #FermoFutura (Partito Democratico, Fermo Capoluogo, Fermo Coraggiosa-Articolo 1 e Agire Locale) hanno presentato la mozione per chiedere, nel prossimo Consiglio, alla giunta comunale una serie di impegni. “Esprimere in maniera univoca e incontrovertibile la propria contrarietà alla possibile sospensione del diritto ad usufruire della procedura per l’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico attraverso la pillola RU486, presso strutture ambulatoriali pubbliche adeguatamente attrezzate; inviare la presente mozione al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, alla sua Giunta e ai vertici dell’Asur; chiedere alla Regione un piano di investimento per il potenziamento dei consultori pubblici e garantire un numero adeguato di medici ginecologi specializzati non obiettori di coscienza nelle strutture sanitarie del territorio; l’avvio, nel rispetto della dignità delle donne, di un piano di monitoraggio approfondito che faccia emergere se e in quale misura i diritti sanciti dalla Legge 194 del 1978 siano o meno garantiti all’interno del nostro territorio al fine di tutelare la salute e contrastare la nascita di strutture che svolgono aborti clandestini”.

La speranza per i coordinatori e i consiglieri comunali Nicolai, Iinterlenghim, Valalsciani, Morroni e Malvatani "è che venga votata all'unanimità dall'interno consiglio comunale del capoluogo".

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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