FERMO – “La più bella conferenza stampa da quando sono consigliere provinciale. il sogno che si realizza dal giorno della mia elezione, nel 2014, con la delega all’Ambiente”. Sei lontanissimi anni con la provincia che non raggiungeva il 50%. “E invece, dati 2019 validati dalla Regione, abbiamo finalmente superato il 65% di raccolta differenziata. Era l’obiettivo di mandato”.
Il dato medio è del 67,43%. “Non siamo più la pecora nera (ultima è Ascoli, comunque sopra il 65%) e siamo a soli tre punti dalla migliore, Pesaro”. Anche se ci sono altri numeri che fanno sorridere: “Già dal 2014 siamo la Provincia che produce meno rifiuti pro capite, quest’anno 440 kg a testa. Siamo 80 kg annui sotto la media regionale. Se vogliamo questo è il risultato che fa più piacere” riprende il vicepresidente elencando l'evoluzione: 2014 57,64 e 433 kg, 2015 57,99 e 426 kg, 2017 58,54 e 456 kg, 2018 64,97 e 443 kg.
L’obiettivo è stato raggiunto, pur aiutando altre realtà provinciali sulla carta più brave: “Per quasi un anno abbiamo trattato rifiuti di Ancona, per un altro anno quelli di Ascoli. Siamo solidali ma al contempo miglioriamo”.
Un concetto è chiaro: “Non è la provincia che raggiunge il risultato, ma i comuni. Noi vediamo ripagati gli investimenti in politiche ambientali, in ecocentri, in centri del riuso, di cui due nuovi vedranno la luce nel 2020 (uno in Valtenna per sei comuni probabilmente a Servigliano e uno nella Valdaso, tra Petritoli e Monte Vidon Combatte, 106mila euro il costo) usando strutture presenti: potenzieremo ecocentri esistenti”.
Il Covid ha rallentato altri progetti, oltre ai centri del riuso, come quello da diecimila euro nelle scuole primarie che è stato rinviato al prossimo anno.
Aver superato il 65% è merito dei comuni, non pochi, che alzano la media provinciale, visto che l’altro grande risultato è che 29 comuni hanno superato il 65%. “Merito anche di Fermo che è cresciuta di 5 punti percentuali e ha sfiorato il 65%, fermandosi a 63. L’ottimo risultato del capoluogo, che presto supererà la soglia, ha influito sulla media generale” prosegue Pompozzi che ha anche tanti comuni sopra il 70.
Gli undici comuni sotto soglia sono comunque tutti in crescita, ce ne sono diversi tra il 60 e il 65 che magari brillano per altro. “Penso a Belmonte Piceno che ha la percentuale vicina al 60% ma produce 260chili all’anno. Quindi è fuori dai migliori, ma in realtà dimostra grande crescita qualitativa nella gestione dei rifiuti”.
I Comuni spingono, la Provincia coordina, poi è il cittadino che sta maturando: “Senza l’impegno del singolo non andremmo lontano”. Poi se ci sono incivili, la Provincia è pronta a colpire: “Chi butta lungo strade e scarpate presto avrà vita dura, abbiamo approvato il regolamento per la privacy in Consiglio e la settimana prossima apprenderemo i cartelli lungo le strade provinciali e poi partiranno i controlli”.
Raffaele Vitali